
Ragusa Sottosopra - Anno XII - N° 5
Progetti
Il recupero dell'ex Teatro della Concordia
Pronto il progetto definitivo per il restauro ed il recupero funzionale dell’ immobile che tornerà ad essere teatro comunaleIl Teatro della Concordia fu costruito tra il 1839 ed il 1843 a spese delle quattordici famiglie più ricche della città di Ragusa ed inaugurato il 15 agosto del 1844; venne denominato "Teatro della Concordia" in omaggio all'accordo raggiunto dalle famiglie che lo sovvenzionarono. Venne concesso dopo alcuni anni al Comune di Ragusa che lo gestì fino al 1938 per cederlo in enfiteusi perpetua a Ippolito Marino, che gli cambiò nome (Cinema Impero) e connotati adeguando l’interno della struttura allo stile littorio. I segni del tempo ne scandirono le diverse funzioni, fu «teatro» di innumerevoli rappresentazioni teatrali, lirica, operette, conferenze, feste da ballo, cinematografo. Con la gestione Marino e poi della Comel s.p.a., che lo acquistò nel 1977, fu definitivamente adibito a cinema. Comincia nel 1997, con un apposito accantonamento di fondi della l.r. 61/81, il lungo iter di acquisizione della struttura da parte del Comune.
Nel 2004 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali stanzia circa 1.400.000 euro a favore del Comune di Ragusa per la realizzazione del teatro comunale; di concerto la Sovrintendenza di Ragusa ha avviato, ai sensi del decreto legislativo n. 490/99, il procedimento di dichiarazione di interesse storico-artistico della struttura. La Commissione Risanamento per i Centri Storici, nella seduta del 28 dicembre 2006, ha espresso parere sul progetto definitivo di restauro dell’immobile redatto dall’ufficio. Viene, quindi, espletata la gara pubblica (bando europeo) “Restauro e recupero funzionale a teatro comunale dell’ex cinema Marino già Teatro della Concordia per l’affidamento dei servizi di architettura ed ingegneria relativi all’adeguamento del progetto definitivo alle normative sopravvenute e per la progettazione esecutiva,direzione dei lavori, misura e contabilità e coordinamento della sicurezza dei lavori". La gara verrà aggiudicata all’A.T.P. rappresentata dalla società “Baldo Progetti Engineering” s.r.l., il cui rappresentante legale è l’arch. Aldo Baldo, costituita dallo stesso arch. Aldo Baldo e ing. Giuseppe Ferraro di Agrigento e dai professionisti ragusani ing. Giovanni Ottaviano, ing. Salvatore Campo e ing. Michele Ottaviano. Responsabile unico del procedimento è l’arch. Giorgio Colosi, dirigente del settore VI.
La struttura presenta forme architettoniche simili al Teatro San Carlo di Napoli (per questo fu soprannominato il piccolo San Carlo); si osservano cinque porte sovrastate da un ampio balcone barocco con tre aperture e due nicchie sferiche
lateralmente. Sopra i finestroni si ammirano tre nicchie circolari contenenti tre mezzi busti raffiguranti Vincenzo Bellini
al centro, Carlo Goldoni a destra e Vittorio Alfieri a sinistra. Lateralmente alle nicchie si ammirano due cornici con
bassorilievi raffiguranti un gruppo di bambini con strumenti musicali e un altro gruppo danzante. Il terminale della facciata è coronato da una scultura riproducente lo stemma della città. L’autore che ha disegnato e costruito, nel 1883, l’attuale
facciata del “Teatro della Concordia”, diventato poi Cinema Marino, è stato il noto ingegnere ragusano Filippo Nicita.
Filippo Nicita era nato a Ragusa nel 1861 dove morirà settantasette anni dopo, nel 1938. Nicita era stato allievo, a Napoli,
di Giovan Battista Filippo Basile (celebre architetto palermitano che, oltre ad aver disegnato decine di case private e
monumenti pubblici tra cui anche il Teatro Massimo di Palermo, era anche il padre di quell’Ernesto Basile, considerato il
maggiore architetto italiano del suo tempo, tra i maggiori in Europa e capostipite dello stile “nuovo” che poi passerà alla
storia come “Liberty”, almeno in Italia). L’ingegnere ragusano Nicita fu illustrissimo professionista, e per un lungo periodo
di tempo a cavallo tra i due secoli. Come si diceva, la principale opera architettonica di Filippo Nicita, o meglio quella
per la quale è maggiormente conosciuto, è il prospetto del Teatro della Concordia del 1883, che l’architetto sovrappose al
prospetto originario del 1843, del quale, allo stato attuale della ricerca storica, non si conosce l’autore.
L'intervento di restauro
L’obiettivo alla base del progetto di recupero del Teatro della Concordia è quello di rendere la struttura “polivalente", adatta come luogo di rappresentazioni teatrali, di eventi e manifestazioni, di proiezioni cinematografiche. Nell’ambito della
disponibilità economica gli interventi progettati riguardano il prospetto esterno, che sarà semplicemente ripulito,
l’adeguamento strutturale e la predisposizione degli impianti elettrici e meccanici. Sarà ridimensionato il locale adibito a
foyer per dare importanza al teatro, è stata ricavata una zona filtro tra il foyer e la sala (importantissima per
l’isolamento acustico della stessa durante le rappresentazioni), da cui si può accedere direttamente al primo piano nella
zona tribuna attraverso la realizzazione di due scale ubicate simmetricamente. I locali filtro, il foyer, le sale di accesso
alla tribuna, il locale guardaroba e la biglietteria saranno pavimentati con lastre di marmo del tipo rosso di Sicilia,
mentre la pavimentazione della platea, della tribuna e dei locali adibiti ad uffici sarà realizzata con parquet. Il
palcoscenico esistente sarà ampliato con uno spazio utile di ml.10x10x10 in modo da essere maggiormente proporzionato alle dimensioni della sala e di assicurare spazi più agevoli dietro le quinte. L’ampliamento del palcoscenico prevede anche la
realizzazione della cosiddetta torre scenica. La struttura sarà dotata di un montacarichi, di un ascensore che consentirà il superamento delle barriere architettoniche nei diversi livelli, di servizi igienici sia al piano terra che a quota tribuna
Sarà ridimensionato il locale adibito a cabina di regia, ubicato nella parte alta della tribuna in modo da potere
ospitare il proiettore cinematografico e consentire una facile movimentazione del personale. Per adeguare l’immobile alla
normativa vigente in tema di rischio sismico è stata prevista una serie di interventi che tengono conto delle specifiche
criticità emerse con i rilievi, come la scarsa consistenza di calcestruzzo presente nelle travi e nei pilastri, le lesioni
nelle travi della copertura della sala e la profonda corrosione dei ferri di carpenteria, la mancanza di plinti nei pilastri in cemento armato, l’assenza di travi di collegamento degli elementi strutturali in cemento armato. Si interverrà sulle
strutture del palcoscenico, della sala, della tribuna e del fabbricato con demolizioni, rinforzi e consolidamenti e con la
realizzazione di nuove coperture, di una nuova pilastrata nella sala e nuove travi. Altamente funzionali gli impianti di
climatizzazione, elettrici e quelli speciali (telefonico antintrusione, rilevazione incendio, chiamata WC disabili,
diffusione sonora, illuminazione scenografica). Il progetto ha l’ambizione di offrire una struttura moderna nel rispetto
delle sue caratteristiche, corrispondente a tutti i requisiti richiesti, adatta ad entrare dignitosamente nei circuiti
europei di questo settore con i suoi 430 posti e la sua peculiarità. Dopo la validazione del progetto definitivo verrà
concluso quello esecutivo.
a cura dei progettisti
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