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Ragusa Sottosopra - Anno XII - N° 3

Regolamenti

Dehors in ordine "regolato"

Contenuti in un apposito regolamento i criteri da seguire per l’installazione di strutture negli spazi esterni pubblici agli esercizi commerciali. Non saranno in “ordine sparso” le scelte su materiali, colori, disposizione, durata

Il consiglio comunale ha approvato nel corso della seduta del 19 aprile scorso il regolamento per l’installazione e la gestione dei dehors, ovvero, la materia che regola gli spazi esterni agli esercizi commerciali. La regolamentazione, fortemente voluta dall’amministrazione comunale, scaturisce dall’esigenza di velocizzare la procedura per il rilascio delle autorizzazioni. Nello specifico è stata normata la parte che prevede l’occupazione di suolo pubblico da destinare alle attività di somministrazione, con sedie tavoli ed ombrelloni, gazebo, tettoie paravento e quanto altro. Il regolamento interessa tutto il territorio comunale e per la omogeneità della sua applicazione è stato “sottoposto” al vaglio della Commissione Risanamento del Centro Storico.
Tale passaggio si è reso necessario dato che il regolamento disciplina anche le autorizzazioni per i dehors che ricadono nel centro storico. Per quanto concerne le attività svolte in centro storico, è stato previsto che le autorizzazioni saranno rilasciate su parere del settore di competenza, senza sottoporle all’esame della Commissione. Per definire le linee guida che disciplinano tali autorizzazioni la Commissione Risanamento si è riunita l’11 maggio scorso ed è stato deciso che per l’ applicazione del regolamento sarà punto cardine l’art. 20 delle norme tecniche di attuazione previste nel Piano Particolareggiato Esecutivo del Centro Storico. L’art. 20 detta le prescrizioni per le occupazioni di suolo pubblico mediante elementi di arredo urbano di pertinenza delle facciate degli edifici e delle attività produttive. Tale articolo disciplina in maniera dettagliata ed esaustiva la materia relativa ai dehors nel centro storico, che devono avere quale caratteristica primaria la provvisorietà. Non sono ammesse tettoie, strutture a serra o soluzioni similari.
Per quanto riguarda i gazebo dovranno avere struttura metallica e telo; l’installazione potrà essere consentita per periodi limitati di pochi giorni e per l’effettuazione di mostre d’arte di artigianato tipico e simili. L’articolo 20 disciplina la localizzazione di dette installazioni, che non sono consentite nelle zone pubbliche come aree verdi, aiuole, marciapiedi, sede stradale destinata alla pubblica circolazione. Per potere occupare il suolo pubblico deve essere acquisita apposita autorizzazione amministrativa. Nello stesso articolo sono contemplate le caratteristiche relative alla superficie ed alle dimensioni delle strutture. Viene inoltre ben specificata la procedura burocratica che bisogna attivare, nonché le caratteristiche ed i limiti per l’occupazione del suolo pubblico. Vengono anche dettagliatamente indicati i materiali da utilizzare per la realizzazione delle tende, i colori e la disposizione. La stessa cosa avviene per l'installazione di ombrelloni , di striscioni e fioriere.

L’articolo 20 delle norme tecniche di attuazione del PPE prevede anche la tipologia di illuminazione ammessa nel centro storico, il materiale per le insegne ed il posizionamento di queste ultime a muro, le targhe e le vetrine, indicando per ciascuno di questi elementi il tipo di materiale che può essere utilizzato, i colori da usare e la corretta allocazione per l’uniformità dell’immagine della struttura se questa è contigua ad altre costruzioni, o per l’uniformità del sito stesso. L’articolo 20, oltre a dare tutte queste indicazioni, specifica nel contempo ciò che è vietato e che non può essere utilizzato.
Nell’aprile scorso la Commissione Risanamento del Centro Storico, relativamente ai dehors su tutto il territorio comunale, aveva avviato la procedura per la modifica di alcune norme di attuazione, relativamente alla temporalità delle installazioni nel centro storico, proponendo di prolungare i tempi della concessione da sei mesi ad un anno. Nella seduta dello scorso mese di maggio l’organismo, recependo l’articolo 3 del regolamento comunale, ha stabilito le linee guida in base alle quali saranno rilasciate le autorizzazioni. Nello specifico ha consigliato che si faccia un distinguo sul tipo di plastica da utilizzare, considerando assai generica la dizione “arredi in plastica” ed evidenziando che la norma è volta ad evitare l’utilizzo di plastica di qualità scadente che potrebbe inficiare il decoro del centro urbano; la Commissione ha inoltre voluto distinguere tra plastica di tipo comune e plexiglass, facendo comunque una netta differenza fra plastica e “plastica da designer”. Stesso principio è stato ribadito per il materiale delle fioriere.

Autore: Maria Grazia Bocchieri

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