Castello di Donnafugata
Il Parco del Castello di Donnafugata
- Giardinetto di palme. "Si trova a contatto con l'ingresso ovest del parco ed occupa una superficie di forma quadrata, ai vertici della quale sono disposte quattro Phoenix canariensis, situate in altrettante aiuole triangolari bordate di rosmarino. All'interno dell'area quadrata è iscritto un anello, diviso in quattro spicchi, con un'aiuola circolare al centro. Sul lato interno di ognuno degli spicchi si trovano otto Phoenix dactylifera, di cui ne rimangono attualmente solo quattro." Limitrofo al giardinetto delle palme è ancora leggibile un'area sistemata geometricamente a forma rettangolare suddivisa in quattro aiuole, delimitate da siepe di bosso lungo il "viale del tramonto" e di rosmarino nelle altre parti
- Parterre. Si trova in prossimità del castello, lungo la facciata nord. Dell'originario disegno
d'inizio secolo, formato da stelle e mezze lune, non conserva più nulla, ed anche la superficie iniziale si è ridotta,
limitandosi a due sole aiuole di forma rettangolare. All'interno del disordinato disegno, formato da siepi di rosmarino, si
trovano delle fioriture di agapanto, narciso e giglio, di certo residui delle fioriture
inserite nel parterre, come si presenta nelle foto dell'inizio del secolo e dalle quali è facilmente leggibile il
disegno dove dominavano due esemplari di Araucaria heterophylla, scomparsi da tempo.
Questo parterre (di certo voluto da Le strade e presente in una cartolina dell'epoca con la scritta " Jardins à la francaise") era attraversato nell'asse centrale da un percorso che portava ad un cancello ora chiuso che apriva questa parte del parco verso il paesaggio circostante. Nella parte superiore del parterre preesisteva un giardino formale dominato da due rombi non perfettamente simmetrici. Due fontanelle, tuttora presenti, ed un piccolo fabbricato nell'angolo nord-ovest del parterre, ormai scomparso, completavano l'assetto di quest'area ai primi del 900. Una seconda area con orditura geometrica si trova a nord-est della villa, è di forma quadrata ed è suddivisa in quartini. Come per il giardinetto di palme, nel quadrato è iscritta un'area di forma circolare. Dell'originaria bordura di rosmarino non resta più nulla, mentre tra le piante arboree rimangono solo alcuni esemplari di Casuarina verticillata, situati lungo il viale che conduce al castello.
Vi è poi la terza zona che presenta le tradizionali forme del giardino paesaggistico sia per la distribuzione della vegetazione sia per le forme irregolari dei percorsi pedonali, dove sono distribuiti elementi architettonici diversi (coffee-house, tempietto, labirinto, grotte, laghetti ecc.), ma con la peculiare caratteristica di dialogare con una scansione metrica di una maglia regolare di viali che si intersecano tra loro sovrapponendosi alla configurazione naturalistica. - Il giardino inglese (così da noi definito per gli evidenti richiami al giardino paesaggistico "all'inglese"). Si tratta dell'area che comprende le grotte e il tempietto che sovrasta la collinetta. è l'area meglio mantenuta. Con la potatura di alcune unità vegetali ed il restauro delle grotte e del tempietto sarà fra le prime parti del parco a recuperare la configurazione che le antiche riproduzioni fotografiche ci mostrano.
- Viale del tramonto. Questo viale che attraversa tutto il parco da ovest ad est era sottolineato ai lati con siepi di bosso, così come i vari riquadri di diverse forme che costeggiano questo viale erano definitì con siepi in prevalenza di bosso ed in qualche caso di alterno e rosmarino.
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Tutto il materiale è tratto dal testo "Donnafugata il castello" edito da: Filippo Angelica Editore
I testi sono a cura di: Carmelo Arezzo, Gaetano Cosentini, Milena Gentile, Biagio Guccione, Giacometto Nicastro
Le schede Botaniche sono di: Tiziana Turco Le Foto di: Giuseppe Leone
Si ringraziano l'editore e gli autori per la gentile concessione
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