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Spettacolo teatrale:"Una donna di Ragusa, Maria Occhipinti" - 29 aprile - Teatro Lumiere

Documento del 27/04/2011

La Stranofficina di Ragusa, l'Associazione Culturale Bohèmiens, l'Amministrazione Comunale di Ragusa, l'Assessorato alla Cultura di Ragusa, l'Amministrazione Provinciale di Ragusa e l'Assessorato Provinciale alla Cultura sono lieti di invitarvi al primo spettacolo teatrale di "Ragusa Città, Musiche é Teatri".

Venerdi 29 aprile 2011, ore 21.00, al Cine Teatro Lumière di Ragusa, sarà di scena: "Una donna di Ragusa".

Un testo di Maria Occhipinti, regia di Loredana Cannata, collaborazione alla regia di Claudio Boccaccini, musiche di Maria Scivoletto, introduzione storica di Pippo Gurrieri. Loredana Cannata legge Maria Occhipinti.


La trama:
Lo spettacolo è una lettura di parti del libro autobiografico di Maria Occhipinti.
Racconta le vicende di questa donna ragusana, nata nel ’21, che, a 24 anni ed incinta di 5 mesi, il 4 gennaio del ’45, si sdraiò davanti ad un camion che aveva rastrellato giovani richiamati alle armi dopo l’armistizio, dando così inizio a quello che sarà chiamato il movimento del “non si parte”, che da Ragusa si diffuse in tutta la provincia ed oltre.
Racconta quello che fu uno spontaneo movimento di popolo, di giovani, donne, anziani padri, contro una guerra già stata troppo lunga e devastante, contro un inaccettabile richiamo alle armi nel nome di una monarchia incapace e traditrice, un movimento che se pur breve e soffocato nel sangue, subito dopo diffamato e dimenticato, riuscì nel suo intento ed evitò a molti ragazzi di tornare in guerra.
Le parole crude, schiette e poetiche di questa pasionaria “ignorante”, moderna, d’animo libero e ribelle, che pagò a caro prezzo il suo coraggioso e generoso gesto, dipingono la Sicilia della metà del ‘900, con i suoi uomini e le sue donne, l’assurdità e ferocia della guerra, la durezza del carcere, i dubbi su Dio e la sua Chiesa.
Ne viene fuori il ritratto di una donna, di una siciliana intelligente, aperta, indomita, che sognava l’arte e la poesia in un mondo di “primitivi” e che riflette sulla vita, il potere, la politica, la condizione femminile.
E’ un monologo nato dalla volontà di ricordare una storia fraintesa, dimenticata, e raccontare un esempio civico, che ispiri alla partecipazione, all’interesse per la cosa pubblica, al coraggio di difendere la Libertà e la dignità di tutti.

Lo spettacolo è accompagnato da musica rumoristica e immagini, per creare un’esperienza multisensoriale che possa guidare le parole dalla testa al cuore.
Ingresso libero

INFO: STRANOFFICINA tel. 348.0320646 (ore 10/13)

CINE TEATRO LUMIERE tel. 0932.682699 (ore 18/22)

CONTATTI STAMPA biagiobattaglia@gmail.com
foto articolo

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