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Il cittadino
Guida per risparmio energetico
L'energia è al centro di ogni nostra attività. Tutte le cose che ci circondano hanno bisogno di energia per
essere prodotte e per funzionare.
Tuttavia questa energia, prodotta attraverso lo sfruttamento di diverse fonti, non è inesauribile e non sempre è senza rischi: per renderla disponibile vengono bruciate ingenti quantità di combustibili fossili,
provocando l'emissione, in atmosfera, di gas ad effetto serra (biossido di carbonio, metano, ecc.). Il gas
serra emesso in quantità più elevate dall'attività umana è la CO2 (l'anidride carbonica) principale
responsabile dell'aumento dell'effetto serra, vale a dire il fenomeno del riscaldamento della Terra.
Se non si interverrà tempestivamente per bloccare tale processo, si assisterà a sempre più frequenti
catastrofi ambientali; solo per citarne alcuni: alluvioni, uragani, siccità, processi di desertificazione.
. . . ma cosa può fare ogni singolo cittadino?
Chiunque aspiri ad una migliore qualità della vita per se, e per gli altri, può cercare di fornire il proprio contributo, per il risparmio ed un utilizzo più razionale dell'energia. Possiamo cominciare riducendo i consumi energetici nelle nostre case. Bastano pochi accorgimenti per rendere la nostra casa non solo meno inquinante ma anche meno costosa: non dimentichiamo, infatti, che un utilizzo più efficiente dell'energia, garantisce, a parità di servizi erogati, bollette più leggere e quindi un non indifferente risparmio economico!
Scaldabagno
Lo scaldabagno elettrico è il principale nemico in termini di consumi energetici, costi in bolletta ed emissioni di CO2. Tuttavia in Italia ne sono ancora in uso oltre 8 milioni. Un modello di medie dimensioni da 1.500 W in funzione per un ora consuma 1,5 chilovattore (kWh), emettendo 800 gr. di CO2 . Di conseguenza le emissioni dovute ad uno scaldabagno in un anno diventano molto consistenti. Una soluzione alternativa potrebbe essere integrare l'utilizzo dello scaldabagno elettrico con quello di un pannello solare. Una volta ammortizzato il costo dell'impianto si disporrà di acqua calda gratuita ed ecologica. Il risparmio economico ed energetico è ancora più considerevole se integriamo l'utilizzo dell'impianto solare con quello di una caldaia a gas. Se la vostra scelta è, comunque, orientata su quello elettrico acquistatene due piccoli invece di uno grande, se dovete alimentare sia la cucina sia il bagno. I due ambienti hanno funzioni (e quindi richieste) molto diverse. Inserendo un timer potrete evitare che lo scaldabagno funzioni quando non serve, oppure regolate il termostato sui 40ºC d'estate e 60ºC d'inverno, altrimenti l'apparecchio dovrà miscelare acqua calda e fredda ad ogni richiesta; inserite un miscelatore sullo scaldacqua perchè elimina dispersione di calore dalle tubazioni per arrivare al rubinetto dove in genere è inserito il miscelatore stesso. Installate lo scaldabagno vicino al punto di utilizzo per evitare dispersioni durante il percorso e rivolgetevi sempre ad installatori esperti soprattutto per gli impianti a gas.
Lavatrice e lavastoviglie
La lavatrice e la lavastoviglie sono altri due elettrodomestici molto energivori. Se vengono utilizzate a
temperature medio basse e senza asciugatura, si ottiene un risparmio dei consumi energetici e di anidride
carbonica che può arrivare fino al 50%. In caso si debba sostituire il vecchio elettrodomestico, scegliete i
modelli più recenti che permettono di effettuare cicli ridotti o rapidi con un risparmio di tempo ed energia
anche del 60% e fate attenzione all'etichetta energetica: per fare un esempio, un ciclo di lavaggio con una
lavatrice a basso consumo può evitare l'emissione di 250 grammi di CO2 rispetto ad un modello tradizionale.
In un anno una lavatrice di classe C consuma mediamente 100 kWh in più con un surplus annuo di CO2 pari a 60 kg. Per le lavastoviglie di classe A rispetto alla C invece il risparmio annuo di gas serra è in media
di oltre 50 chili.
Televisione e Computer
Anche la televisione ed il PC hanno il loro peso in termini di emissioni di CO2. Un televisore da 14 pollici acceso per 4 ore al giorno produce in un anno 43 kg. di anidride carbonica (quantità emessa anche da un pc acceso per le stesse ore), mentre uno di 29 pollici circa 130 chili. Se nelle restanti 20 ore della giornata non spegniamo il televisore ma lo lasciamo in stand-by, le emissioni quasi raddoppiano.
Condizionatore
Non regolate il termostato del condizionatore al massimo, ma in modo da ottenere una differenza di
temperatura tra l'esterno e l'interno di non più di 5°C. Anche una differenza minore, per esempio di soli
2°C, può dare un discreto refrigerio poiché si accompagna ad una riduzione dell'umidità dell'ambiente.
Fate uso di altri mezzi per evitare di surriscaldare gli ambienti in estate: arieggiate i locali durante la notte e limitate l'accesso di aria esterna calda durante le ore pomeridiane nelle quali la temperatura
esterna è più alta, riparatevi dalla radiazione solare diretta ricorrendo a tende, tapparelle, vetri
selettivi, ombreggiate i muri esterni della casa con vegetazione.
Frigorifero e Congelatore
Il frigorifero e il congelatore sono gli elettrodomestici più energivori dopo lo scaldabagno elettrico. Ci
sono sul mercato frigoriferi "ecologici" che risparmiano energia e rispettano l'ambiente, presentando un
doppio isolamento ed il 50% di gas freon in meno. Posizionate il frigo lontano dai fornelli, dal termosifone e dalla finestra lasciando uno spazio di almeno 10 cm tra la parete e l'apparecchio per garantire una buona
ventilazione.
Regolate il termostato su una posizione intermedia e collocate i cibi ricordando che la zona più fredda
è in basso subito sopra il cassetto verdura. Non riempite troppo il frigo e lasciate spazio tra cibi e pareti
interne; non introducete mai cibi caldi e non lasciate mai aperta la porta del frigo inutilmente per troppo
tempo. La manutenzione è molto importante per il buon funzionamento e per il risparmio energetico: controllate che le guarnizioni siano in buono stato, sbrinate l'apparecchio quando lo spessore del ghiaccio supera i 5-6
mm, pulite il condensatore e soprattutto leggete attentamente il libretto di istruzioni che contiene sempre
utili consigli.
Illuminazione
L'illuminazione domestica può incidere fino al 15-20% dei consumi di una casa, se le lampadine sono ad
incandescenza. Se però installiamo delle lampade a basso consumo, soprattutto nei punti luce accesi per più
ore al giorno, le emissioni di CO2 si riducono fino all'80%. Sebbene le lampadine tradizionali costino poco,
hanno vita media breve e scarsa efficienza energetica. Quelle a risparmio energetico, invece, a parità di
illuminazione hanno un costo di acquisto maggiore ma durano 10 volte di più e consumano 80% in meno rispetto a quelle ad incandescenza. Ricordate, comunque che la luce va spenta sempre quando non serve.
Un'efficace risposta all'esigenza di ridurre sensibilmente le emissioni di CO2 insieme al risparmio
energetico, è l'utilizzo di energie alternative prodotte da fonti rinnovabili. Ecco due esempi di impiego di
energia alternativa utilizzabili per usi domestici.
Pannelli Solari
Consentono di trasformare l'energia proveniente dal Sole sulla Terra in energia utile e calore per le attività dell'uomo. A seconda dell'utilizzo, i pannelli solari si dividono in fotovoltaici (finalizzati alla produzione di energia elettrica) e termici (volti al riscaldamento dell'acqua sanitaria). Indubbiamente i principali benefici derivanti dall'uso dei pannelli solari vedono riscontro nell'opportunità di ottenere energia elettrica e riscaldamento dell'acqua sanitaria senza utilizzare gas o elettricità: sostituendosi quindi al comune scaldabagno elettrico o caldaia a gas, ci consentono un notevole risparmio di spese in bolletta. Tutti gli edifici che dispongono di uno spazio soleggiato (tetto inclinato, tetto terrazzato, giardino, ecc.) possono essere dotati di un impianto solare per la produzione di acqua calda sanitaria. Il costo dell'installazione è tanto più basso quanto più facile è l'accesso a tali luoghi. Un tetto terrazzato o un giardino ben soleggiato sono in genere da preferire, ma va bene anche un tetto con tegole. Occorre prestare particolare attenzione a posizionare nel modo migliore il pannello solare. Bisogna scegliere la posizione che offre la migliore insolazione, ma anche le zone più facilmente accessibili e meno critiche negli ancoraggi, in questo modo si risparmia sui costi di installazione. I pannelli solari devono essere rivolti preferibilmente verso Sud, con una tolleranza di deviazione verso Est o verso Ovest di 30º, ed essere inclinati di circa 35-40º rispetto al piano orizzontale. Tale oscillazione terr… conto della posizione geografica: l'optimum è 30º per l'Italia meridionale e 35-40º per l'Italia settentrionale.
Pannelli Solari Fotovoltaici
Come funzionano gli impianti fotovoltaici? Il ruolo fondamentale per il funzionamento di questa tipologia di
pannelli è costituito dal silicio, elemento chimico costituente fondamentale di molte rocce e minerali la cui
caratteristica fondamentale è quella inerente la produzione di energia elettrica una volta colpito
dall'energia solare. I pannelli fotovoltaici vengono montati generalmente direttamente sul tetto della propria abitazione, in modo tale che possano ricevere la luce dal Sole senza particolari intoppi od ostacoli. L'uso
dei pannelli fotovoltaici non sostituisce comunque la normale rete elettrica, che sarà utilizzata nelle
giornate piovose, nuvolose e nelle ore notturne.I sistemi solari fotovoltaici possono essere connessi a rete,
vale a dire oltre a trasformare i raggi del sole in energia da consumare immediatamente, trasferiscono
l'energia in eccesso nella rete elettrica locale. Una volta adottati gli impianti fotovoltaici connessi a rete l'Enel fornisce due contatori: quello tradizionale in uscita, e un altro che misura l'energia in entrata.
Nelle ore di luce le apparecchiature elettriche dell'utente consumano l'energia prodotta dal proprio
impianto, mentre la notte, o quando l'utente ha maggiore bisogno di energia, è la rete elettrica locale che ne garantisce l'approvvigionamento. Come cambia la bolletta? Per il primo anno si continuerà a pagare la bolletta dell'Enel che però sarà molto ridotta, perché durante il giorno l'impianto fotovoltaico garantisce
l'approvvigionamento dell'energia necessaria.
Si pagherà in pratica soltanto l'energia consumata durante la notte. Dall'anno successivo l'Enel scalerà il valore dell'energia in eccesso rimessa nella rete locale, con la possibilità di azzerare i costi
energetici. A questi vantaggi va aggiunto che i costi degli impianti fotovoltaici, finora "esagerati", saranno sostenuti al 75% da contributi a fondo perduto previsti dal Programma nazionale "10.000 tetti fotovoltaici". È da sottolineare il fattore longevità: un impianto fotovoltaico ha una durata che si stima in circa 30 anni,
costituendo quindi un investimento assolutamente senza precedenti, che al giorno d'oggi è ulteriormente
incoraggiato da incentivi statali tramite finanziamenti o contributi a fondo perduto.
Pannelli solari termici
Sulla stessa linea d'onda degli impianti fotovoltaici, i pannelli solari termici ci consentono di sfruttare l'energia proveniente dal Sole per il riscaldamento dell'acqua sanitaria, che tutti i giorni utilizziamo per lavarci le mani, fare la doccia, lavare le stoviglie, etc. In quest'ottica il Sole ha un ruolo determinante: si calcola infatti che può regalarci tranquillamente fino al 95% della quantità d'acqua di cui necessitiamo giornalmente. Gli impianti solari per l'acqua calda sanitaria si dividono in due tipologie:
- a circolazione naturale, consigliati nel caso in cui il nucleo famigliare sia di 2-3 persone nel Nord Italia, o 3-4 persone nel Sud Italia, o si abbia a disposizione un tetto piano, o un sottotetto robusto. Sono costituiti da uno o più pannelli solari, da un serbatoio d'accumulo dell'acqua calda (detto anche boiler o accumulatore) e da una struttura di fissaggio per tetti piani o per sottotetto;
- a circolazione forzata, indicati per un numero di famigliari di 3 o più persone, oppure se non si ha a disposizione un sottotetto molto robusto, o se si vuole essere liberi di posizionare il serbatoio in un qualsiasi locale della propria abitazione. Sono costituiti, oltre che dai pannelli e dal serbatoio, da un kit di fissaggio dei pannelli per tetti a tegola, da una pompa elettrica (controllata da una centralina solare) che permette la circolazione della miscela acqua-glicole dai pannelli solari al serbatoio e viceversa, ovunque il serbatoio sia installato all'interno dell'abitazione. Con un buon impianto solare si riesce a coprire anche più dell'80% del fabbisogno annuo di acqua calda, abbattendo così vistosamente le spese energetiche e l'immissione di gas nocivi nell'atmosfera. Bisogna tenere presente che utilizzando questo tipo di impianto per produrre acqua calda durante i mesi invernali, non si potrà risparmiare più del 30/50% delle spese di riscaldamento ed occorrerebbe acquistare un numero abbastanza elevato di pannelli solari ed avere un serbatoio di notevoli dimensioni, il tutto è fattibile quasi esclusivamente se si dispone di un impianto di riscaldamento a pannelli radianti possibilmente inseriti sotto il pavimento.
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