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Ragusa Sottosopra

n.3 del 09/06/2008

Palazzo Castillett

Giovanna Mattarella, Dottore in Storia e Conservazione Beni Architettonici e Ambientali

foto articoloDalla destinazione reale di residenza universitaria a quella ipotizzata in una tesi di laurea di abitazione e atelier di architettura affrontando un intervento di restauro conservativo

Oggetto di studio della tesi è Palazzo Castillett, edificio situato a Ragusa Ibla a 390 m. sul livello del mare e realizzato nei primi anni dell'Ottocento. La scelta di questo immobile, oggetto di tesi, è scaturita dall'articolata composizione volumetrica e dal suo complesso quadro fessurativo.
Infatti durante il periodo tra il 1922 e il 1931 furono eseguiti i lavofoto articolori per la realizzazione dell'asse viario tra Ragusa nuova ed il vecchio quartiere ibleo, operando uno sventramento che in parte ha coinvolto anche Palazzo Castillett, il quale ha così subìto un taglio volumetrico, l'arretramento e il rifacimento di una facciata in stile dell'epoca.
Il nuovo asse viario ha inoltre determinato l'innalzamento della porzione del piano stradale antistante la nuova facciata. Le tracce dello sventramento sono visibili dal taglio delle falde traguardabili da Corso Mazzini. Con l'aiuto dei pochi dati reperiti con la ricerca storicafoto articolo e con l'analisi della composizione strutturale dei vari ambienti, dei particolari costruttivi, delle discontinuità stratigrafiche e degli elementi caratterizzanti la viabilità del luogo, e mediante l'ausilio della carta topografica del 1874 e l'aerofotogrammetria del 1967, si è operata la ricostruzione delle fasi evolutive del comparto edilizio. Infine non si è trascurato di osservare uno schizzo della facciata principale del palazzo eseguito nel 1896.
Imprescindibile fase per la conoscenza della fabbrica è quella del rilievo, la cui attuazione si è rfoto articoloivelata molto complessa sia per l'estensione che per l'articolazione del fabbricato. Si è iniziato eseguendo una trilaterazione esterna principale e un successivo infittimento per il rilevamento degli elementi architettonici. La mancanza di regolarità degli elevati e la continua variazione di quote interne ed esterne ha costituito altro fattore di difficoltà. La matrice costruttiva prevalente è calcare bianco di Ragusa proveniente da cave della zona ed utilizzato sia per le parti strutturali sia per i rivestimenti. Per le pavimentazioni e per le scale sonfoto articoloo state impiegate lastre di calcare bitumoso di largo utilizzo nel ragusano. A causa dell'abbandono dell'immobile nel 1967, la mancanza di manutenzione ha determinato uno stato di conservazione pessimo. I degradi più diffusi riscontrati nell'edificio sono imputabili alla presenza di vegetazione, di patina biologica, deposito superficiale, erosione e scarnitura dei giunti di malta, alla mancanza di intonaco ed al distacco di stucchi e di carte da parati. L'immobile presenta un quadro fessurativo complesso dovuto alla geologia del terreno fondazionale in quantfoto articoloo la presenza di faglie genera nella zona il fenomeno del cataclastismo. I moti deducibili dal tipo di quadro fessurativo sono di traslazione, sia in senso trasversale che longitudinale alla fabbrica, e di ribaltamento del prospetto est, quest'ultimo dovuto alla traslazione e alla pendenza del crinale. Il quadro fessurativo rivela lesioni dovute a deficienze esecutive e tecnologiche. Nell'ambito delle verifiche numeriche si sono analizzate le spinte di due archi e di una volta, situate al primo livello e insistenti su uno stesso piedritto, inoltre si è procefoto articoloduto all'analisi dei carichi e sovraccarichi su una porzione di pannello murario e alla verifica a ribaltamento del pannello murario a quadrupla altezza esposto a valle. La definizione dei dissesti e le verifiche numeriche hanno portato a proporre un progetto di ancoraggio della facciata tramite catene che si inquadra in un più ampio progetto di interventi, e seguendo i principi di reversibilità e compatibilità. Il progetto di rifunzionalizzazione prevede un atelier di architettura al primo livello ed una residenza monofamiliare al secondo e al terzo livelfoto articololo. Tramite l'ausilio di uno schema di organizzazione funzionale di un atelier d'architettura si è ricavato il metaprogetto adattato a questo immobile. In seguito si è ricostruita la distribuzione originaria degli ambienti e ridefinita la nuova distribuzione di progetto con le demolizioni e le costruzioni necessarie, cercando di alterare il meno possibile l'identità del fabbricato. La proposta di progetto finale prevede la demolizione del ballatoio della corte interna in cemento e putrelle, in avanzato stato di degrado e la sostituzione di esso con un nuovfoto articoloo ballatoio con struttura autoportante in acciaio inox e vetro temperato.


Tesi di laurea dell'Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria
Facoltà di Architettura
Corso di Laurea in Storia e Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali
Anno 2006/2007
Titolo tesi: Palazzo Castillett a Ragusa Ibla: le ragioni del degrado strutturale.
Progetto di consolidamento e ipotesi di riuso.
Relatore: prof. ing. Michele Candela
Laureandi:
Migliorisi Donato - Voto di laurea 110/110 e lode
Mattarella Giovanna - Voto di laurea 110/110 e lode

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