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Ragusa Sottosopra

n.1 del 11/02/2008

Conferenza e presentazione editing finale progetto pilota

Maria Grazia Tavano, architetto conservatore

foto articoloNel mese di settembre 2006 tre istituti scolastici ragusani - Circolo Didattico (materne-elementari) “C. Battisti” - Istituto Comprensivo (materne-elementari-medie) “F. Crispi” - Istituto Secondario Superiore II grado “L. Gin. Umberto I+I.T.G. “R. Gagliardi” - in collaborazione con il Comune di Ragusa, ente coordinatore, con la Sovrintendenza dei BB. CC. AA. di Ragusa, che ha curato la direzione scientifica e la Confcooperative di Ragusa, hanno ottenuto con il progetto pilota I Monumenti dell'Arte e dell'Identità a Ragusa (ideato da me in collaborazione con tre corsiste del progetto formativo “Il Circuito dei Beni culturali Iblei” organizzato dalla Confcooperative - intervento n° 51 del PIT2) l'inserimento nella Rete nazionale delle Scuole Unesco, a.s. 2006/07, dalla Commissione Nazionale
Italiana per l'Unesco.
L'argomento ha voluto mettere in luce l'interesse per lo sviluppo urbanistico post-terremoto del centro storico di Ragusa non tralasciando gli antichi mestieri che ancora oggi lo rendono unico ed irripetibile nei finimenti e negli elementi decorativi legati alla lavorazione della pietra locale, interessandosi anche della realtà socio economica (tra cui le confraternite), che ha dato il nuovo volto ai due centri urbani di Ibla e Ragusa. Riferendosi al riconoscimento Unesco della città di Ragusa e ai 18 monumenti inseriti nella lista, gli alunni hanno studiato con particolare attenzione tutti i 18 monumenti UNESCO della città.
La principale finalità della Rete delle Scuole associate Unesco è quella di formare i giovani, protagonisti del mondo contemporaneo, offrendo loro elementi di conoscenza e spunti di riflessione su comportamenti e valori che riguardano la cultura della pace e della tolleranza, inoltre si intende fornire loro opportunità di crescita culturale consapevole attraverso il rispetto e la valorizzazione della propria identità culturale.
L'obiettivo principale del Progetto Pilota è stato quello di costruire la consapevolezza tra le giovani generazioni del valore eccezionale del patrimonio Unesco di Ragusa e del Val di Noto e diffondere le conoscenze acquisite dalle scolaresche alla comunità locale prediligendo lo scambio interculturale tra le diverse realtà territorialfoto articoloi ed i valori storico-culturali, materiali ed immateriali, di Ragusa con l'esterno, sviluppato attraverso tre tematiche strettamente connesse tra loro scelte dalle scuole partecipanti.
E' stato firmato un protocollo d'intesa per la gestione delle fasi di sviluppo dei tre temi delle scuole che, tramite una équipe di monitoraggio, hanno seguito per l'anno scolastico 2006/07 il Progetto Pilota, hanno valutato la coerenza con quanto previsto dal Programma B “Promozione sociale e culturale” del Piano di Gestione Operativo-2005 e hanno organizzato la pubblicazione e la pubblicizzazione dei lavori di sintesi finale realizzati dagli alunni.
Il 12 dicembre scorso presso la sala AVIS di Ragusa sono stati presentati questi lavori conclusivi prodotti dai tre istituti scolastici di cui il Comune di Ragusa ha finanziato la pubblicazione dell'editing finale grazie anche al contributo di quattro sponsor (Provincia Regionale di Ragusa, Banca Agricola Popolare di Ragusa, Consorzio Politec e Confcooperative di Ragusa) riuscendo quindi a dare il giusto merito al lavoro complesso svolto dagli alunni coinvolti.
In occasione della conferenza è stata invitata la prof.ssa Cecilia Preziuso (coordinatrice nazionale presso la Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco) la quale ha illustrato cosa significa appartenere alla Rete delle Scuole Associate all'Unesco (attualmente costituita da circa 8.000
scuole di ogni ordine e grado appartenenti a 176 Paesi), quale metodologia utilizzare, quale è il ruolo del discente e del docente nell'ambito dei progetti riconosciuti validi per ottenere il riconoscimento di Scuola Associata all'Unesco.
Molta attenzione è stata data alle tematiche scelte, elogiando i lavori dei tre istituti affrontati e sviluppati con un'ottica multidisciplinare, prevedendo il coinvolgimento delle materie umanistiche, artistiche, storiche, linguistiche e tecniche, così esplicitate:
  • per il Circolo Didattico (materne-elementari)“C. Battisti” Solidarietà e culto: le confraternite di Ragusa - sono stati prodotti un poster illustrativo (italiano/inglese), un quaderno di lavoro e un CD multimediale;

  • per l'Istituto Comprensivo (materne-elementari, medie) “F. Crispi” La pietra racconta: sviluppo ufoto articolorbanistico del centro storico di Ragusa - è stato prodotto un gioco da tavolo completamente ideato dagli alunni, accompagnato da un depliant illustrativo (italiano/inglese);

  • per l'Istituto secondario superiore II grado “L. Gin. Umberto I + I.T.G. “R. Gagliardi” - Mascheroni nel tardo barocco ibleo: peculiarità figurative e valenze simboliche - è stato prodotto un video illustrativo e un CD multimediale (italiano/inglese).

Alla conferenza sono intervenuti inoltre l'assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Ragusa, Venerando Suizzo, il referente del progetto per il Comune di Ragusa, l'arch. Ennio Torrieri, la Soprintendente ai BB.CC.AA. di Ragusa, l'arch. Vera Greco, il Direttore del Servizio Beni Architettonici della Soprinten-denza di Ragusa, l’arch. Giorgio Battaglia, e i dirigenti delle tre scuole associate all'Unesco di Ragusa, prof.ri A. Barrera, M. Grazia Carfì e V. Giannone, nonché i coordinatori d'istituto: l'ins. Rosaria Di Quattro (C. Battisti), la prof.ssa Giovanna Cascone (F. Crispi), la prof.ssa Sabina Montana e il prof. Gaetano Cosentini (L. Gin. Umberto I+ I.T.G. “R. Gagliardi).
Oltre alla conferenza di presentazione dei lavori finali prodotti dagli alunni, il giorno seguente si è svolta, per le vie del centro storico, una visita guidata condotta dai gruppi di alunni delle tre scuole che hanno sviluppato il progetto.
Durante il percorso, le “giovani guide” hanno parlato delle direttrici dello sviluppo urbanistico di Ragusa, della storia e delle caratteristiche dei monumenti della città, nonché degli aspetti del culto religioso legati alle confraternite di Ragusa.
Per tale iniziativa sono state invitate a partecipare tutte le scuole elementari e medie di Ragusa e gli istituti superiori della provincia di Ragusa. In conclusione, considerato che il Piano di Gestione del sito Unesco Val di Noto non è ancora stato adottato da nessuno degli otto comuni interessati e che il progetto pilota “I Monumenti dell' Arte e dell' Identità a Ragusa” è stato completamente finanziato da enti locali (l'esperienza si sta prolungando anche per l'anno scolastico 2007/08), in previsione dell'inserimento delle scuole nella Rete Internazionale delle scuole associate all'Unefoto articolosco, ci si può ritenere più che soddisfatti dei risultati ottenuti.
Chiaramente c'è da fare ancora tanto lavoro rispetto alla Costruzione della Consapevolezza del valore eccezionale del patrimonio Unesco di Ragusa e del Val di Noto, ma i lavori prodotti sono prova tangibile dell'impegno degli alunni e dei professori e rappresentano sicuramente l'apertura di un sipario di conoscenza del territorio ragusano, che ancora necessita del contesto fornito dalle altre città del sito “Le città tardo barocche del Val di Noto” e di un maggior coinvolgimento della comunità locale.
Solidarietà e culto: le Confraternite di Ragusa
(classi elementari del Circolo Didattico “C. Battisti”)

E' stato realizzato dai piccoli alunni un abaco dei costumi e accessori che caratterizzano ogni confraternita di Ragusa, è stato studiato il ruolo passato e presente di tali aggregazioni religiose e sociali. Nel contempo le classi hanno approfondito come nel passato tali confraternite influenzavano le relazioni civili e sociali della città di Ragusa, il ruolo che hanno avuto dopo l'evento catastrofico, il terremoto del 1693, che segnò la ricostruzione tardo barocca di Ragusa e delle città del Val di Noto, i miti e le leggende tramandate oralmente tra i confrati, legati agli usi e ai costumi popolari del tempo. Inoltre riferendosi al riconoscimento Unesco della città di Ragusa, come centro storico tardo barocco, e ai 18 monumenti inseriti nella lista, gli alunni hanno studiato con particolare attenzione:
  • cosa è l'UNESCO

  • i percorsi delle processioni delle confraternite, durante la settimana santa, che si snodano tra le vie principali di sviluppo urbano post-terremoto di Ragusa

  • la Cattedrale di S. Giovanni Battista (Confraternita del SS. Sacramento della Disciplina)

  • il Duomo di S. Giorgio (Confraternita del SS. Rosario e Sciabica)

  • la Chiesa di S. Giacomo (Arciconfraternita di S. Giacomo)

La Pietra Racconta:Sviluppo urbanistico del Centro Storico
di Ragusa
(classi medie, dell'Istituto Comprensivo “F. Crispi”)

EDIFICI RELIGIOSI
Chiesa di S. Maria delle Scale
Chiesa delle SS. Anime del Purgatorio
Chiesa di S. Giorgio
Chfoto articoloiesa di S. Francesco all'Immacolata
Chiesa di S. Maria dell'Idria
Chiesa di S. Giuseppe
Chiesa di S. Maria del Gesù
Chiesa di S. Maria dei Miracoli
Chiesa di S. Filippo Neri
Chiesa di S. Giovanni Battista
Palazzo Vescovile Schininà
EDIFICI CIVILI
Palazzo Battaglia
Palazzo Cosentini
Palazzo Sortino Trono
Palazzo La Rocca
Palazzo della Cancelleria
Palazzo Bertini
Palazzo Zacco
I Mascheroni nel tardo barocco Ibleo:
Peculiarità figurative e Valenze simboliche

(classi secondarie superiori dell'Istituto II grado “L. Gin. Umberto I+I.T.G. “R.Gagliardi”)

L'argomento è stato affrontato da classi del Liceo Classico e dell'Istituto Tecnico per Geometri, di conseguenza ha avuto due ottiche diverse ma complementari. Allo scopo di apprezzare il valore artistico dei beni presenti sul territorio, si è voluta sottolineare la valenza simbolica degli elementi figurativi e decorativi dei balconi iblei non tralasciandone però gli aspetti tecnici. Lo studio dei palazzi civili, contraddistinti dalle decorazioni, ha condotto inevitabilmente al tema dello sviluppo urbano del centro storico di Ragusa ed alla cultura edificatoria dell'epoca.
Gli alunni hanno studiato con particolare attenzione Palazzo La Rocca e Palazzo Cosentini.
Il riconoscimento UNESCO

L'Organizzazione Culturale Scientifica e Educativa delle Nazioni Unite (UNESCO: United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization), fondata a Londra il 16 Novembre 1945 dall’ONU come organizzazione specializzata, è nata dal comune proposito di contribuire al mantenimento della pace, del rispetto dei Diritti Umani e dell'uguaglianza dei popoli attraverso i canali dell'Educazione, Scienza, Cultura e Comunicazione. Dopo sette anni dalla richiesta, nel giugno del 2002, a Budapest, nel corso dei lavori della 26° sessione del Comitato Scientifico Internazionale, inserisce l'area del Val di Noto nella World Heritage List (Lista del patrimonio dell'Umanità). I comuni del Val di Noto inseriti nella lista sono 8: Noto, Palazzolo Acreide, Scicli, Modica, Ragusa, Militello Val Di Catania, Caltagirone, Catania. Il sito nel suo complesso è stato denominato: "Le città tardo barocche del Val di Noto (Sicilia sudfoto articolo orientale)", con la seguente giustificazione secondo i criteri Unesco per l'iscrizione nel Patrimonio dell'Umanità:
  • Questo gruppo di città del sud-est della Sicilia fornisce una notevole testimonianza del genio esuberante dell'arte e dell'architettura del tardo Barocco.

  • Le città del Val di Noto rappresentano l'apice e la fioritura finale dell'arte Barocca in Europa.

  • L'eccezionale qualità dell'arte e dell'architettura del tardo Barocco del Val di Noto la posizionano in una omogeneità geografica e cronologica, così come la sua ricchezza è il risultato del terremoto, in questa zona, del 1693.

  • Le otto città del sud-est della Sicilia che hanno presentato questa richiesta sono l'esempio di sistemazione urbanistica in questa zona permanentemente a rischio di terremoti ed eruzioni da parte dell'Etna.

I criteri suddetti trovano corrispondenza con ben 4 dei 6 criteri individuati dall'Unesco (fino alla fine del 2004 i criteri utilizzati erano sei, mentre nel 2005, con l'adozione delle Linee Guide operative, esiste un elenco di criteri strutturato in 6 per i siti culturali e 4 per i siti naturali) e se pensiamo che ciascun sito può essere eletto come patrimonio culturale dell'umanità in funzione anche di un solo criterio, il numero complessivo di criteri adottati (4 su 6) dà una misura del reale significato di tale riconoscimento.
Inoltre il Comitato Scientifico Internazionale ha richiesto, per l'inserimento del Val di Noto, la presentazione di un Piano di Gestione per la tutela e valorizzazione del Val di Noto che deve in modo dinamico considerare l'evoluzione del patrimonio e il suo arricchimento locale, che si esprime «…» tramite la cultura materiale, le tradizioni, i saperi accumulati, lo spirito creativo e le abilità tramandate di generazione in generazione.Se da un lato quindi la Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Culturale e Naturale del 1972 si prefigge di mettere in evidenza, attraverso la Lista, solo alcuni beni di particolare significato a livello mondiale, nell'affrontare la stesura di un piano di gestione non si può prescindere dall'evoluzione del concetto di patrimonio che si è verificata nel corso degli anni. (dal sito www.sitiunesco.org)

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