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Ragusa Sottosopra

n.1 del 04/02/2011

Chiesa dell'Ecce Homo
Un monumento simbolo della Ragusa storica

Silvio Biazzo, Giornalista

foto articoloRicco di contenuti storiografici e fotografici il libro ricostruisce
nascita e vita della chiesa, della sua comunità e dei suoi tesori


Di recente uscita la pregevole pubblicazione “La Chiesa dell'Ecce Homo a Ragusa: tra storia e tradizione”, curata da Salvatore Gurrieri. La presentazione è stata svolta dal prof. Gaetano G. Cosentini. Per l'occasione il tempio era straripante di fedeli: tra i presenti il Vescovo Mons. Paolo Urso, il Vicario episcopale don Salvatore Puglisi, il Presidente della Provincia Franco Antoci ed il Presidente del Consiglio Comunale Salvatore La Rosa.
Conoscenza e amore sono due attività strettamente connesse e interdipendenti. Non è possibile amare ciò che non si conosce nemmeno in maniera imperfetta e superficiale. Ma è anche vero che si conosce meglio ciò che si ama, che quanto più si ama tanto più si vuole far conoscere: è quanto ha detto sul volume il vescovo Mons. Paolo Urso. Il libro, composto di oltre 80 pagine interamente a colori, stampato dalla Litotipografica Elle Due (dove può essere più facilmente reperito), è una panoramica a largo raggio sulla storia della Chiesa e delle sue opere d'arte, della vita del quartiere fino ai giorni nostri, come ha anche detto il parroco Don foto articoloCarmelo Leggio. Si parte dalla monumentale facciata impreziosita dalla torre campanaria per giungere agli altari, alle vetrate istoriate di Duilio Cambellotti, al meraviglioso organo-orchestra “Serassi” del 1857, alle tante opere d'arte custodite all'interno.
Accurata la ricerca storica sui parroci che hanno guidato la parrocchia dal 1901 ad oggi.
La chiesa dell'Ecce Homo, secondo la tradizione, venne edificata dove sorgeva una chiesetta di campagna dedicata alla Madonna del Rosario. La costruzione della chiesa dell'Ecce Homo è stata iniziata nel 1808, ma si dovrà arrivare al 1842 con il Sac. Don Giovanni Boscarino per iniziare a vedere incrementati e poi ultimati i lavori.
La Chiesa ha come supporto scenografico la via Ecce Homo dove dal suo portone centrale si può ammirare la veduta panoramica della campagna ragusana: è fantastica la visione al tramonto, quando alle spalle della chiesa il sole penetra attraverso la cella campanaria e riflette sulla via Ecce Homo, proiettando in controluce, l'ombra della chiesa in uno spettacolo di luci, di ombre e di colori chiaroscuri mettendo in risalto la bellezza architettonica e la maestosità di questo tempio.
“Una chiesa, credo, che abbia tutti i titoli e requisiti a sufficienza perché venga afoto articolonnoverata nel numero dei monumenti già riconosciuti dall'UNESCO”, dice l'autore del libro Salvatore Gurrieri.
La meraviglia e la sorpresa sono la base di partenza per un buon approccio nel visitare il monumento: già il suo aspetto esteriore artistico ed architettonico riesce a suscitare questi sentimenti frammisti ad inusitata emozione, quanto necessario per rivolgersi più facilmente a Dio e magnificarne la grandezza suscitando un impulso irrefrenabile a pregare.
La chiesa dell'Ecce Homo, un “tesoro” dell'architettura iblea, ha come scopo precipuo quello di avvicinare l'uomo alla dimensione religiosa attraverso la bellezza, stimolandolo all'ele-vazione dello spirito per mezzo dell'arte, delle opere sacre e fargli stabilire con Dio un dialogo di preghiera e di adorazione. Il libro si conclude con la storia della graziosa chiesetta della Madonna delle Grazie affiliata alla Parrocchia SS. Ecce Homo: è certamente una pubblicazione che mancava nel variegato mondo dei libri descrittivi della nostre opere architettoniche sacre e che pertanto merita una particolare attenzione per essere gustato pagina dopo pagina sia per i contenuti storiografici, sia per la copiosa documentazione fotografica che fanno conoscere il tempio sin nei più reconditi meandri.

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