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Ragusa Sottosopra

n.5 del 05/10/2010

I volumi dell'Archivio Storico della Chiesa Madre di San Giorgio

foto articoloRiconsegnati i volumi restaurati all'archivio storico della chiesa madre di San Giorgio
L'intervento è stato finanziato con i fondi della L.R. 61/81


L'archivio storico della Chiesa Madre di San Giorgio riveste un' importanza di primo piano dal momento che la chiesa è stata per oltre 500 anni, fino al 1950, sede vicariale, divenendo anche centro amministrativo e direttivo dell'in-tera collettività ragusana.
A partire dal gennaio 2004 si è avviata la sistemazione del vasto e quanto mai complesso materiale archivistico nei locali idoneamente riattati nel 2003, grazie ai fondi della legge speciale per Ibla. Il materiale archiviato è costituito da libri e volumi, da documenti disposti in ordine cronologico, da singoli fascicoli e fogli sciolti.
Classificati e conservati in appositi armadi possiamo trovare disegni ed editti stampati, antichi messali e libri di dottrina cristiana stampati, i faldoni delle filze vicariali che coprono un intervallo di tempo tra il 1524 ed il 1900, i volumi detti “Cannezzi” (dal nome dell'eccle-siastico che raccolse e sistemò la documentazione ivi contenuta), i volumi concernenti introiti ed esiti e notizie varie delle chiese ed istituzioni religiose dipendenti dalla Chiesa Madre di S. Giorgio, i volumi di registrazione di battesimi, matrimoni, morti e cresime relativi alle chiese di S. Giorgio (1568-1923), di S. Giovanni (1568-1729), delle Anime Sante del Purgatorio (1700-1729) e di S. Nicola (1573-1729), i libri relativi alla chiesa di S. Giorgio e della Collegiata, i libri di introito ed esito, sentenze, scritture, mandati, patrimonio, decreti e documenti storici relativi ai tre monasteri di S. Benedetto, S. Maria di Valverde e S. Francesco, nel periodo compreso tra il 1581 ed il 1982. I volumi sottoposti a restauro, in tutto 16, sono per lo più del Seicento, il più antico, Quinterno di li baptizati dila ecclesia di Sancto Joani Abaptista da lanno, è del 1568. Il restauro è stato eseguito dalla ditta Atracarta di Modica, su progetto della dott.ssa Carmelina Prestipino della Sovrintendenza di Ragusa, per un importo complessivo di 9000 euro, finanziato con i fondi della legge regionale 61/81.

IL RESTAURO

I sedici volumi sono stati suddivisi in tre gruppi in base al criterio di intervento effettuato. A quelli privi di legatura è stata rifatta una nuova legatura d'archivio con ribalta e nottolino, tasselli in pelle di capra e ancoraggi in pergamena.foto articolo Per il Libro dell'esito della venerabile Chiesa sacramentale delle Ani-me Sante del Purgatorio della città di Ragosa (1663) e per il Libro d'introito si fanno li Tesaureri della Chiesa Matrice di S. Giorgio Patrono Principale della città di Ragusa dal anno quinta Indizione (1621) sono state eseguite le stesse legature d'archivio, ma con l'aggiunta di decorazioni ai tasselli, sia sul davanti che dietro, sul piatto posteriore. Dove le coperte non erano riutilizzabili è stata rifatta una legatura come quella originale, rispettandone i dettagli. Spesso, all'interno dei manoscritti, ho trovato disegni e decorazioni.
Il volume Miscellanea di scritture antiche del Monasterio di Santa Maria Valverde (1580-1628), ad esempio, conteneva due disegni ad acquerello, mentre il Libro di introito della venerabile Chiesa sacramentale delle Anime Sante del Purgatorio ed il Libro dell'esito della venerabile Chiesa sacramentale delle Anime Sante del Purgatorio della città di Ragosa (1663) hanno un frontespizio molto bello decorato a tempera e il restauro ne ha ravvivato i colori. Su quattro volumi l'inter-vento di restauro è stato più particolare:
Il volume unico di scritture attinenti al Patrimonio del Monastero di San Giusepe colla Giuliana fatta dal P.F.Cannizzo (1755) è un libro con la coperta in cartone bianco pressato e decorata ad inchiostro, le carte sono state lavate e restaurate, dopo si è proceduto con il recupero della coperta, utilizzando cartoncino di cotone, sagomato e inserito con gli opportuni accorgimenti nella coperta originale.
Il libro d'introito della Matrice Chiesa sotto il titolo di San Giorgio che comincia dall'an-no 1670, Libro chiamato il Bardone all'ora chiamato nuovo aveva una curiosa struttura nell'ancoraggio dei nervi ai cartoni, una solida cucitura, dei nervi molto grossi. Purtroppo i cartoni e il rivestimento in pelle erano inutilizzabili. Per questo motivo il blocco delle carte è stato pulito accuratamente con un pennello a setole morbide e sistemato ove necessario con carta giapponese e velo. Il resto della coperta è stato rimosso per poi ricostituirne una nuova che si conformasse al volume, lasciando intatti i supporti di cucitura. Su un nuovo cartone sono stati rifatti fori e scanalature che hanno permesso un perfetto incasso dei nervi esistenti. Tutti i passaggi sono stati minuziosamente documentati e il volume è stato richiuso con un nuovo rivestimento in pelle marrone.
Il volume Quinterno di li baptizfoto articoloati dila ecclesia di Sancto Joani Abaptista da lanno ha un disegno ad inchiostro nero che rappresenta la scena di un battesimo e nello stesso è registrato il battesimo di G. Battista Odierna. Il libro si presentava molto rovinato sul dorso. La cucitura totalmente rovinata era eseguita su tre nervi in cuoio. La coperta è in pelle ed è decorata con ferri a secco. I cartoni sono stati restaurati con innesti di cartoncino leggero in fibra di cotone e sfilacci di canapa e colla, per ricostruire le parti mancanti e rinsaldare quelle rovinate. Le parti mancanti di pelle sono state ricostruite con pelle di simile spessore e colore e poi innestate sulla coperta originale. Si è scelto di non incollare le nuove carte di guardia per conservare ben visibili le tracce dei vecchi supporti.
Il quinterno et libro d'introito della venerabile Madre Ecclesia de Sancto Georgico de Ragusa (1596) è una legatura d'archivio in pergamena che si presentava molto disidratata, indurita e in alcuni punti ondulata. Alcuni dettagli fanno pensare che la legatura abbia avuto una ribalta. La coperta è ancorata con lacci di pergamena manoscritta di diverso spessore, attraverso tasselli in pelle di capra marrone. Il dorso era completamente deformato anche perché allo spessore di partenza sono state aggiunte altre pagine. Prima di smontare il libro è stato fatto un grafico che riportava l'esatta posizione degli ancoraggi, quindi si è proceduto con lo smontaggio del-la coperta. Ogni laccio è stato minuziosamente catalogato.
La coperta è stata pulita, consolidata e rattoppata con innesti di pergamena nuova. Quindi si è proceduto riportando la coperta a un livello ottimale di idratazione e un'accettabile distensione delle fibre. Il grafico ha permesso di rimontare correttamente il volume. Questo tipo di restauro, detto conservativo, è stato possibile grazie all'egregio lavoro di microfilmatura che riguarda il fondo archivistico. Quando i volumi non sono spesso consultati o offrono un'alternativa come il microfilm, si opta per la conservazione della legatura, importante quanto il testo.

La restauratrice Paola Iabichino vive e lavora a Modica. Dal 2004 è titolare della ditta Atracarta. Si è formata alla “Nike” di Catania, proseguendo gli studi a Spoleto presso la Fondazione per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Librari.
Ha fatto il perfezionamento presso laboratori privati, alla B.C.R.S. di Palermo e presso la British Library e il British Museum.

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