Ragusa Sottosopra
n.3 del 09/06/2008
PIANETAUNIVERSITÁ
Rocco Bitetti, Assessore ai Servizi Sociali, Università
Questo status, previsto dalla convenzione relativa, non è sempre stato riconosciuto in maniera chiara: questa è una delle ombre alle quali mi riferivo prima! Riguardo alla facoltà di lingue straniere, Ragusa è diventata un punto di riferimento importante nell'insegnamento dell'arabo con una fortunata e opportuna adesione alla vocazione del nostro territorio, al centro del Mediterraneo e porta d'ingresso dell'Europa per tutto il suo bacino. La facoltà ha realizzato in città un'utilissima sala multimediale (in piazza Carmine), con circa cento postazioni informatiche, e fornisce al nostro territorio esperti, utili nei più disparati settori: dalla sanità allo sportello per richiedenti asilo, al turismo, al commercio con l'estero. Il corso di laurea in scienze giuridiche, partito come laurea breve (cioè triennale), è stato trasformato, saggiamente dico io, in corso di laurea magistrale (cioè quinquennale) grazie all'illuminata proposta del già preside di facoltà prof. Arcidiacono.
Con quest'ultimo ed un suo allievo, il prof. Castorina, si è inoltre avviata una fruttuosa collaborazione per trasformare Ragusa in un centro di eccellenza per gli studi relativi alla Costituzione Europea: il 19 aprile scorso il gotha dei costituzionalisti europei si è incontrato nella nostra città, sotto il patrocinio dell'amministrazione, per dibattere su Linguaggio e Costituzione: una questione chiave per l'integrazione europea. Il convegno ha visto la presenza in città dei rappresentanti di 12 università europee, dalla Finlandia alla Turchia, dalla Germania alla Spagna, dalla Polonia al Belgio, dalla Russia alla Svizzera. Ragusa potrebbe entrare a far parte del cosiddetto ECONET, ovvero la rete di diritto costituzionale europeo.
Ed infine qualche considerazione sul corso di laurea in medicina e chirurgia: certamente questo è il corso più in sofferenza, a causa di un incompleto processo di clinicizzazione dei nostri reparti, che in soldoni significa che non abbiamo fornito un luogo ben strutturato dove formare i nostri futuri medici. Ciò è avvenuto soprattutto perché a livello regionale non è stato modificato in maniera adeguata lo status dei nostri ospedali.
Mi spiego meglio: i nostri reparti sono nati per curare chi sta male, non certo per insegnare ai nostri studenti a diventare medici, occorre quindi che nel piano sanitario regionale venga riconosciuto ai nostri ospedali lo status di struttura clinicizzata, affinché nei nostri reparti ci sia lo spazio per i professori universitari e per i primari ospedalieri.
Luci ed ombre di un sistema ancora da consolidare e potenziare
Se non si farà questo il nostro corso di laurea sarà sempre in perenne sofferenza.
In conclusione, ritengo che l'obiettivo che questa amministrazione debba perseguire sia certamente ottenere il riconoscimento di università autonoma, diventando il quarto polo siciliano. La strada è difficile, ma possiamo farcela se il governo nazionale deciderà di prevedere un nuovo programma di sviluppo (in controtendenza con il precedente governo) e se l'ateneo catanese valorizzerà il rapporto di collaborazione con l'amministrazione comunale di Ragusa considerandola un partner alla pari ed affidabile, piuttosto che un agrume da spremere.
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