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Ragusa Sottosopra

n.2 del 07/04/2008

L'Editoriale

Nello Dipasquale

foto articoloCi siamo. Il Piano Particolareggiato Esecutivo sta iniziando il suo viaggio verso l'approvazione definitiva.
Sarebbe il primo dopo circa 30 anni. Infatti il Piano Particolareggiato era stato commissionato dal Comune nel dicembre del 1978. Da allora è stato un avvicendarsi di uomini ed eventi che non ha portato mai a conclusione l'iter di approvazione di questo fondamentale strumento di pianificazione.
Solo grazie alla legge 61/81, nata in assenza del PPE, si è evitato in tutti questi anni l'ingessatura del centro storico consentendo di mettere in atto interventi edilizi pubblici e privati di recupero e restauro.
Dopo tutto questo tempo infinito finalmente possiamo presentare alla città un piano completo, dettagliato, frutto sicuramente delle lunghe e complesse vicende che lo hanno riguardato, ma giunto ormai alla sintesi finale, grazie al lavoro svolto dal gruppo di progettazione che ha tradotto il materiale a disposizione in uno strumento di elevata definizione e dettaglio, introducendo gli input che questa amministrazione ha voluto apportare. Il PPE affronta 160 ettari di territorio, tra i più estesi della Sicilia. Sono state prodotte 150 tavole e analizzate 8600 unità edilizie. Abbiamo voluto che la filosofia del piano si attenesse ai principi di conservazione, tutela e valorizzazione del centro storico nei termini di una rifunzionalizzazione che corrisponda prioritariamente a principi culturali di ampio respiro, in linea con le leggi urbanistiche che si sono susseguite dal 1942 ad oggi.
Per dare risposte certe e chiare ai cittadini in tema di recupero edilizio sono state distintamente dettagliate le tipologie delle unità edilizie e individuati gli interventi ammissibili per ogni tipologia, che vengono ben descritti e circoscritti dalle norme tecniche. Una politica legata a prospettive future di sviluppo che siano patrimonio dell'intera comunità ci ha portato e compiere scelte urbanistiche importanti per la città, puntando l'attenzione su concetti-chiave per un assetto funzionale del centro storico: accessibilità, viabilità, qualità della vita. In questa ottica rientra l'introduzione del sistema di mobilità alternativa (mezzo ettometrico), l'individuazione di aree per parcheggi, il potenziamento di percorsi turistici, la piena fruibilità dell'intera vallata S. Domenica, in modo da raggiungere attraverso di essa il centro storico di Ibla dalla parte alta della città. Qualità della vita che vogliamo migliorare anche con interventi di recupero e di riqualificazione di interi quartieri e comparti per potergli conferire funzioni specifiche come, ad esempio, quella ricettiva per le zone più isolate o quella dell'incentivazione abitativa e dell'integrazione sociale per i quartieri che orbitano attorno al polo S. Giovanni. Qualità della vita che vogliamo potenziare ponendo particolare cura alla fruibilità di aree pubbliche, ampliando gli spazi attrezzati a verde, anche nel sito antico.
Mi auguro che lo strumento di pianificazione, che l'amministrazione quanto prima sottoporrà al giudizio degli organi competenti e della città, possa generare in tutti la giusta attenzione e partecipazione, attraverso un confronto costruttivo, al processo di riassetto urbanistico del centro storico, oggi molto più esteso rispetto alla perimetrazione del vecchio piano regolatore (1969-75), nello sforzo comune di assicurare buoni standard di vivibilità e sviluppo sostenibile alla comunità ragusana.

Nello Dipasquale
Sindaco


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