Ragusa Sottosopra
n.6 del 05/12/2005
Restituito alla fruizione pubblica l'ex tribunale di Ragusa
Ieri in grave stato di abbandono
e oggi sede della Facoltà di Giurisprudenza
Daniela Bartolotta, architetto Pietro Pisana, ingegnere
L'intervento ha interessato una parte dell'intero complesso edilizio che da via Ecce Homo si estende fino al Corso Italia, compresi il convento e la chiesa e di Maria SS. Addolorata (Badia), con uno dei tre fronti principali prospicienti su via Matteotti. L'aerazione e l'illuminazione interna ai vari corpi di fabbrica è assicurata da due corti di forma quadrata, la più grande delle quali, posta ad angolo fra via Matteotti e via Ecce Homo, è stata oggetto di intervento.
Quasi totalmente in stato di abbandono, questa parte di edificio che risale ai primi anni del “900, nel tempo ha subito utilizzazioni differenti, che hanno comportato interventi parziali e non omogenei.
Risalenti agli anni cinquanta sono le realizzazioni di alcune superfetazioni sui prospetti interni alla corte, aventi funzione di servizi e locali tecnici, che in fase di direzione lavori sono stati demoliti.
Allo stesso periodo risale la chiusura del corridoio perimetrale al “chiostro”, mediante pannelli in lamiera intercalati da infissi metallici e copertura con lastre di fibrocemento. Anche la pavimentazione del cortile, originariamente destinato a giar-dino, all'inizio dei lavori si presentava con un battuto di calcestruzzo che ricopriva il basamento della vasca centrale in pietra asfaltica. La demolizione dei corpi di fabbrica aggiunti e della copertura del camminamento ha restituito l'originaria e particolare configurazione della corte interna che, oltre ad assolvere alla funzione di “pozzo luce”, risolve il problema delle differenze di quota esistenti tra il fronte di via Matteotti, quello su via Ecce Homo ed i locali posti a confine con il convento.
Al cortile, infatti, si accede direttamente da via Matteotti mediante uno scalone in marmo bianco di Carrara, al termine del quale altre due rampe ortogonali e speculari consentono l'accesso al corridoio rialzato; quest'ultimo ridiscende ulteriormente per consentire l'ingresso al salone delle udienze (ora destinato dal Consorzio Universitario ad aula magna), l'unico ambiente ad affacciarsi contemporaneamente sulle due corti interne, separandole.
Gli interventi all'interno dei locali, differenziati comunque per destinazione d'uso, hanno riguardato essenzialmente il rifacimento degli intonaci, ove necessario, la collocazione di vespai e sistemi di aerazione contro l'umidità di risalita presente nelle murature e nelle pavimentazioni, la realizzazione degli impianti tecnologici secondo gli attuali standard di funzionamento e la parziale integrazione e/o sostituzione degli infissi e degli arredi in legno preesistenti.
Il ritrovamento in alcuni ambienti di antiche ma irrecuperabili pavimentazioni in lastre di pietra asfaltica, al di sotto di pavimentazioni sovrapposte negli ultimi anni, ha suggerito il riutilizzo dello stesso materiale anche se in formati e disegni diversi dall'originario.
Come da destinazione d'uso di progetto (Centro Diurno per Anziani), due dei vani accessibili dal cortile interno sono stati interamente modificati per la realizzazione di servizi igienici, comprese le docce e le vasche per disabili (peccato che quest'ultime saranno di improbabile utilizzo per gli studenti universitari…!).
L'accessibilità e l'adattabilità dei locali è stata assicurata dalla collocazione di un servoscala e di rampe metalliche o in muratura, mentre il collegamento verticale tra i locali ubicati alla quota del cortile e quelli del piano superiore è reso possibile da un ascensore in vetro e acciaio posto nel vano adiacente l'ingresso da via Ecce Homo. Le varianti al progetto originario hanno contemplato altresì la riproposizione di zone a verde e viali in cocciopesto per la corte interna, consentendone la fruizione e la valorizzazione della vasca con i giochi d'acqua, la modifica del sistema di copertura del camminamento rialzato a mezzo di strutture e ringhiere in ferro e la realizzazione dell'illuminazione esterna posta a risaltare i valori architettonici del “chiostro”.
PROGETTISTA:
Ing. Carmelo Raniolo (Comune
di Ragusa Ufficio Tecnico Operativo)
DIRETTORI DEI LAVORI:
Ing. Pietro Pisana, Arch. Daniela Bartolotta
COORDINATORE DELLA SICUREZZA:
Ing. Salvatore Campo
ADDETTO ALLA CONTABILITA':
Geom. Armando Garzia
RUP:
Ing. Francesco Poidomani
IMPRESA:
“Ernem di Emma Ernesto & C. S.A.S.”
San Cataldo (CL)
IMPORTO LAVORI A BASE D'ASTA:
£.1.012.007.732 (€ 522.658,38)
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