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Ragusa Sottosopra

n.4 del 26/07/2011

La Nuova Biblioteca Comunale

Elide Ingallina, Dirigente Sett.XI

foto articolo

Dalla fondazione alla nuova struttura, un bella realtà dalla lunga tradizione.Boom delle utenze e dei prestiti librari nel primo mese d'apertura della sede di Via Zama


La Storia
La biblioteca pubblica nasce a Ragusa come Biblioteca Popolare circa un secolo fa, nel periodo antecedente la Prima Guerra Mondiale (1915-1918), grazie alla volontà di alcuni privati, bibliofili, tra i quali il poeta Vann'Antò, che comprarono alcuni libri e donarofoto articolono anche i propri per costituire un fondo librario da destinare alla lettura pubblica. Il conflitto impedì che l'attività continuasse, ma finita la guerra, intorno al 1920, grazie ad un comitato di cui faceva parte lo stesso Vann'Antò, l'attività della biblioteca riprese con fervore. Non si conosce la data esatta dell' intitolazione, che si fa risalire al 1920, di certo si sa che fu intitolata a Giovanni Verga quando questi era ancora in vita, come conferma un biglietto da visfoto articoloita custodito ancora nella struttura, con la firma autografa dello scrittore nel quale lo stesso “Ringrazia ed ossequia”.
I documenti dell'archivio storico comunale ci permettono di seguire dettagliatamente l'evolu-zione della biblioteca a partire dal 1928, anno nel quale, a causa di difficoltà nella gestione, le spese di affitto dei locali e di mantenimento erano divenute ingenti e si erano contratti debiti con la locale Banca Agricola. Il comitato chiese sostegno al Podestfoto articoloà del Comune che accettò di rilevare la biblioteca.
Con deliberazione n. 82 del 20 giugno 1929 “La Biblioteca Popolare Giovanni Verga è assunta in proprietà del Comune con decorrenza dal 4 dicembre 1928.” La biblioteca era allora sita tra via Mario Rapisardi e via Ecce Homo. La nuova struttura, arredata con mobilio costruito ad hoc, viene inaugurata il 29 aprile 1934, nei locali di via Emanuele Antoci, oggi via Matteotti. In seguito all'entrata in vigore delfoto articolola legge n. 393 del 24 aprile del 1941 diviene biblioteca pubblica con la denominazione di “Biblioteca civica G. Verga”. Inoltre, nel 1948 è ammessa al prestito con tutte le biblioteche della nazione (prestito interbibliotecario).
Dopo diversi trasferimenti (tra questi anche il pianterreno del palazzo dell'attuale Vescovado) la biblioteca occupa i locali seminterrati dell'edificio scolastico di via Ecce Homo, umidi e ritenuti inadatti alla conservazione dei libri, tanto che foto articolonel 1953 il Comune delibera di costruire un nuovo edificio in via Roma, angolo via Marconi, ma il progetto si arena per mancanza di finanziamenti.
Nel 1957 si inaugurano, finalmente, i nuovi locali di via Matteotti con mobilio metallico più funzionale e moderno. La biblioteca resterà in quei locali fino al mese di marzo del 2011 quando iniziano le operazioni di trasloco nella nuova struttura al n. 1 di via Zama.
Consistenza del Patrimonio Librario
In un sefoto articolocolo di vita la biblioteca civica ha acquisito un patrimonio librario consistente, sia riguardo alla quantità dei volumi - circa 100.000 - sia riguardo all'importanza bibliografica dei testi posseduti, notevoli per rarità e pregio. Dai circa 4.000 volumi consegnati dalla Biblioteca Popolare al Comune nel 1928, si passa agli 11.541 del 1957 fino a raggiungere oggi i 100.000.
La notevole crescita della dotazione libraria è dovuta agli acquisti del Comune, ma anche alle donazionfoto articoloi di privati e di istituzioni di singoli libri o di interi fondi librari.
Tra i fondi più interessanti: il fondo dei Padri Cappuccini, il fondo Pennavaria donato dalla famiglia omonima, il fondo di libri francesi di vario genere, dalla narrativa alla storia dell'arte, donati dall'Alliance Francaise di Ragusa, il fondo del prof. Aldo Licitra, donato dalla famiglia, che contiene libri in diverse lingue, anche orientali, il fondo Nicosia Giovanni e il fondo del Centro Studi per il Tfoto articoloerritorio. Ma i fondi librari più importanti sono senza dubbio quello dei Padri Cappuccini e quello del Castello di Donnafugata. Tra i libri rari e di pregio di grande importanza alcuni incunaboli (libri risalenti al '400), delle cinquecentine, seicentine, oltre a libri del '700 e dell'800.
La nuova struttura
La biblioteca G. Verga occupa 4 piani del nuovo edificio di via Zama. L'immobile è stato concepito e progettato per poter fare della biblioteca un centrofoto articolo di cultura, dove, alla lettura, scopo principale della struttura, potranno avvicendarsi, grazie agli ampi saloni, momenti culturali diversi, fatti di ascolto musicale, di corsi di scrittura creativa, di conferenze, mostre, visite guidate. Al piano terra in una grande hall è attivo il servizio informazioni e il servizio prestito, compiti fondamentali di ogni biblioteca. Gli impiegati forniscono a quanti ne facciano richiesta, nel più breve tempo possibile, consulfoto articoloenza bibliografica, assistenza per la ricerca ai cataloghi cartacei e on-line (catalogo collettivo provinciale) e ai cataloghi collettivi nazionali, nonché il servizio prestito e il servizio di riproduzione della documentazione. Per il materiale librario non disponibile è possibile, consultando i cataloghi collettivi provinciali e nazionali che consentono di localizzare un determinato documento, attivare le procedure per il servizio di prestito interbibliotecario. In posizione lefoto articologgermente appartata la sala dedicata alla lettura di quotidiani e Gazzette Ufficiali.
I libri sono collocati negli scaffali per affinità di argomento e agevolmente rintracciabili attraverso l'apposita scheda di catalogazione. La dislocazione degli scaffali risponde alle attuali normative antincendio che prevedono un certo carico cartaceo. Proprio per questo si è dovuto allestire un adeguato e sofisticato sistema antincendio nel deposito dei libri, dove si trova il massimo numerofoto articolo dei volumi, al piano terra.Il primo piano ha un ampia sala di lettura molto luminosa, la sala di lettura dei ragazzi e gli uffici. Alle pareti libri a scaffale aperto direttamente accessibili ai fruitori: libri di narrativa italiana e straniera e in lingua originale, di teatro, biografie, scienze sociali, enciclopedie, storia, religione.
Questa sistemazione non fissa ma soggetta a cambiamenti, in base alle nuove accessioni, è una vetrina volta a favorire l'utenzfoto articoloa nella scelta delle ultime novità librarie. Anche qui, in posizione leggermente appartata, sono predisposte 4 postazioni informatiche. Nella sala dei ragazzi, anche questa molto luminosa e con una parete colorata in blu chiaro per consentire una migliore concentrazione, scaffali dai colori vivaci e libri per ragazzi dalla prima infanzia al genere fantasy. Nel seminterrato ritroviamo un ampio salone dove sono custoditi, tra gli altri, raccolte di giornali localifoto articolo e aree tematiche varie. In questo salone l'am-piezza del locale, la collocazione delle librerie a parete e l'installazione di binari dotati di faretti, consentono l'utilizzo dell'ambiente per attività culturali varie: ascolto della musica, proiezioni cinematografiche (mediateca), mostre, conferenze, convegni, recitals. Nel piano interrato sono conservati i libri rari e di pregio che vengono custoditi in armadi compattati, ad un grado di temperatura e umidità cosfoto articolotantemente controllate.
La nuova struttura ha già segnato nel suo primo mese di apertura ben 106 nuove iscrizioni ed ha registrato la presenza di 1107 lettori che hanno preso in prestito 1650 volumi, cifre che denotano l'interesse dei cittadini per questa nuova e bella sede che in Sicilia è tra le biblioteche più grandi e pregevoli.

Si ringrazia per la collaborazione il personale della Biblioteca Civica - in particolare Gianna Cascone e Cinzia Vinci - e dell'Archivio Storico.

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