Inizio Pagina

Stampa questa pagina

Ragusa Sottosopra

n.4 del 26/07/2011

Lavori di sistemazione dello spazio antistante il Portale di S.Giorgio ed opere di pertinenza

Marcello Dimartino, architetto Sett.VI - Massimo Iannucci, geometra Sett.VI

foto articolo

L'intervento punta a rimodulare la spazialità con soluzioni essenziali potenziando la fruibilità del monumento e la divulgazione



Il Portale di San Giorgio, uno dei monumenti simbolo della città di Ragusa, edificato nella seconda metà del XIV secolo in stile gotico-catalano, rappresenta una delle poche preesistenze al terremoto del 1693. La chiesa di San Giorgio era costituita da una grande struttura a tre navate, separate da sette colonne per lato, e presentava un'ampia ricchezza degli interni, con 12 altari oltre i tre dell'abside e al fonte battesimale. Di notevole interesse era inoltre il campanile edificato dall'architetto ragusano Di Marco, che raggiungeva i cento metri di altezza. Il terremoto del 1693 causò il crollo dell'intera chiesa e del campanile, la cui unica testimonianza resta oggi il portale.
L'intervento consiste nella sistemazione dello spazio esterno antistante il monumento e delle opere di pertinenza poste sul retro. Il progetto si inserisce all'interno di una strategia che mira al miglioramento della qualità generale dell'area, alla valorizzazione dei contenuti storici in essa presenti e all'accre-scimento dell'attrattività rivolta non solo ai i turisti, ma anche ai residenti. Il portale è stato restaurato nel 2001 dalla Soprintendenzafoto articolo ai Beni Culturali e Ambientali di Ragusa con il contributo autorevole dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
Oltre ai lavori di restauro, è stata predisposta una copertura precaria in acciaio e perlinato di legno per la salvaguardia dell'opera; per evitare inoltre infiltrazioni dall'antistante giardinetto è stata realizzata una pavimentazione con basole e una gradinata di accesso per superare il dislivello esistente. Durante i lavori, in corrispondenza dello spazio antistante, è stata rinvenuta un'antica pavimentazione, al di sotto della quale sono situate due cisterne scavate nella roccia e collegate tra loro da un canale sotterraneo. Tali opere, opportunamente protette, prima di essere poste al di sotto dell'attuale basamento, sono state rilevate dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali. Dall'analisi del sito sono emerse alcune considerazioni. Il Portale di San Giorgio è situato all'inizio del percorso turistico di Ibla ed è quindi il primo monumento ad essere visitato dai turisti; in questi termini può essere considerato il biglietto da visita del centro barocco. Attualmente chi si sofferma ad ammirare il portale non ha la possibilità di avere notizie più approfondite; effettivamente l'importanza ed il valore di questo manufatto architettonico, chefoto articolo rispetto agli altri monumenti di Ibla non ha uno spazio interno da visitare, risiedono in gran parte nella sua storia e nel fatto che rappresenta una delle poche preesistenze al terremoto. C'è anche da rilevare che le opere di pertinenza del monumento sono oggetto di deterioramento (in particolare, la copertura con perlinato in legno, installata con lo scopo di proteggere il monumento, è notevolmente alterata a causa dell'esposizione agli agenti atmosferici e lo spazio antistante il portale presenta la rottura meccanica di alcune basole).
Partendo da queste considerazioni il progetto è finalizzato a conferire maggior risalto possibile al manufatto ed alla sua storia attraverso un potenziamento della fruizione (dando la possibilità ai visitatori di accedere, attraverso il portale, ad un piccolo spazio espositivo), puntando all'essenzialità (riducendo al minimo l'impatto delle opere di pertinenza mediante l'utilizzo di materiali appartenenti alla tradizione locale e materiali che danno sensazioni di effimero e di leggerezza) e sulla divulgazione, inserendo nello spazio espositivo pannelli che raccontano la storia del portale.
Nel progetto preliminare viene prevista la riconfigurazione dello spazio antistante con basamento in leggera pendenza e gradini rettilinei realizzfoto articoloati con basole di pietra dura locale, scommettendo, appunto, sulla essenzialità degli elementi e delle forme. Sugli stessi principi è riproposta la copertura a salvaguardia del monumento, ma con materiali e forme diverse dalle precedenti; in particolare è stata progettata una copertura in vetro con andamento rettilineo leggermente inclinata verso il retro. La scelta del vetro deriva dalla necessità di utilizzare un materiale con un impatto visivo poco rilevante, in grado quindi di proteggere l'opera senza alterarne lo scenario. La copertura a vetro continua anche sul retro dove viene creato uno spazio per l'espo-sizione di pannelli illustrativi sulla storia del monumento.
Si vuole dunque permettere l'accesso controllato al soprastante spazio tramite le scale di collegamento esistenti. Il progetto è stato approvato dalla Commissione Risanamento Centri Storici nella seduta del 19 maggio scorso con la condizione di limitare a filo facciata il sistema di copertura e altre condizioni relative all'illuminazione e al posizionamento della ringhiera di protezione.

Il progetto è inserito nel Piano di Spesa del 2009 secondo il programma triennale OO.PP., finanziato con la L.R. 61/81 per un importo di € 150 000,00.
Progettisti: arch. Marcello Dimartino e geom. Massimo Iannucci

Aggiungi questo link su:

  • Segnala via e-mail
  • Condividi su Facebook
  • Condividi su OKNOtizie
  • Condividi su del.icio.us
  • Condividi su digg.com
  • Condividi su Yahoo
  • Condividi su Technorati
  • Condividi su Badzu
  • Condividi su Twitter
  • Condividi su Windows Live
  • Condividi su MySpace
Torna a inizio pagina