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Ragusa Sottosopra

n.2 del 08/04/2005

Viale Delle Americhe
L’ingresso anonimo da urbanizzare
Progetti, volontà politica e partecipazione della comunità per rendere
l'ingresso principale della città degno di un capoluogo evoluto e
dinamico

Gaetano Manganello, architetto

foto articoloLa città di Ragusa, complessa struttura urbanistica composta da diverse parti urbane, necessita di interventi di riqualificazione di quelle aree che per la loro importanza e posizione strategica possono assumere un ruolo decisivo nei processi di trasformazione qualitativa della città, al fine di aumentarne il livello di vivibilità.
E' necessario predisporre veri e propri progetti urbani che risolvano le varie problematiche urbanistiche, affrontando in modo organico e coerente tutti gli aspetti: dalla morfologia urbana, alle destinazioni d'uso, dalla viabilità ai parcheggi, all'arredo urbano.
Tra i progetti urbani più importanti uno riguarda sicuramente l'asse di Viale delle Americhe, il quale costituisce il principale ingresso alla città per chi proviene da Catania e dalla ss 115 Agrigento-Ragusa. Esso ricalca il vecchio percorso della ss 115 che un tempo attraversava tangenzialmente la città e che per fasi successive, fin dagli anni cinquanta, è stato inglobato, per tutto il tratto della odierna via Archimede, a causa della espansione urbana. La 115, corrispondente con l'odierno viale delle Americhe, era fino agli inizi degli anni novanta una strada ormai inadeguata ai flussi di traffico, per cui fu realizzato per fasi un progetto di allargamento della sede viaria che ha portato la carreggiata attuale a ml. 15 oltre i marciapiedi di ml. 2,50.
Il vecchio PRG del 1974 aveva localizzato ai due lati del viale una zona di espansione con bassi indici di fabbricabilità e di copertura.
La realizzazione dell'allargamento della sede viaria sacrificò la presenza di un filare alberato di bagolari (millicucchi o spaccasassi), che molti ragusani ancora ricordano. Viale delle Americhe, oggi, a dispetto del nome altisonante, non è altro che una strada di scorrimento veloce, usata esclusivamente dagli automezzi per recarsi verso il centro città, una strada per le macchine e non per la gente, teatro di numerosi e anche mortali incidenti stradali causati dall'eccessiva velocità dei veicoli che percorrono l'arteria. Essa e priva di qualsivoglia carattere urbano, perchè le costruzioni che vi si affacciano sono caratterizzate in senso negativo da un'immagine anonima da periferia degradata. Le norme del vecchio prg del '74 non hanno di certo favorito la costruzione di edifici di qualità, ma principalmente vi fu un grave errore di valutazione, perchè l'area pensata per “villeggiatura”(?) ha con il tempo sviluppato una forte vocazione commerciale e terziaria, e non poteva essere altrimenti data la sua posizione di principale ingresso alla città.
Negli ultimi anni, lungo il viale, sfoto articoloi sono insediate diverse attività commerciali; è un fenomeno molto diffuso nel resto del Paese, ormai superato dalla costruzione, nelle medie e grandi città, di numerosi centri commerciali, outlet posizionati sempre in prossimità di svincoli autostradali o di arterie di grande scorrimento. E' un fenomeno da contrastare per il suo evidente carattere antiurbano, per la creazione di non-luoghi commerciali anonimi e spogli.
Tutte queste attività sul viale delle Americhe hanno sede in edifici costruiti secondo parametri urbanistici non adeguati, con tipologia a palazzina con un piano interrato e due o tre piani fuori terra.
Una moderna città capoluogo di provincia non può avere un ingresso così degradato, si impone quindi la sua riqualificazione secondo parametri squisitamente urbani.
Tale progetto di riqualificazione, conforme anche alle indicazioni del nuovo Piano Regolatore, è stato inserito nel programma di governo della giunta di centrosinistra che ha vinto le ultime elezioni comunali. Di seguito si riporta un estratto di tale programma:
<>
Dal punto 7)
<< Riprogettazione dell'ingresso principale alla città costituito da Viale delle Americhe.
Nell'ambito delle previsioni del nuovo PRG si dovrà intervenire su viale delle Americhe urbanizzandolo; una serie di interventi dovranno cancellare l'effetto di periferia anonima che il viale attualmente presenta. Tali interventi vanno definiti e inquadrati in un apposito Piano di Urbanizzazione del viale (una sorta di piano particolareggiato che preveda interventi sia pubblici che privati )... Il principale ingresso alla città dovrà prefigurare un'asse urbano ordinato con una immagine architettonica tale da impressionare positivamente coloro che lo percorreranno per accedere al centro, in netta contrapposizione alla realtà attuale.>>

Gli interventi da effettuare su viale delle Americhe sono quindi essenziali per creare un nuovo dignitoso ingresso alla città. Il progetto urbano ( piano particolareggiato ) di iniziativa pubblica dovrebbe prevedere la realizzazione delle seguenti opere :
  • Ampliamento e nuova pavimentazione in pietra dei marciapiedi esistenti;

  • Creazione di nuovi e più ampi parcheggi a spina nelle aree di cessione dei privati;

  • Restringimento della carreggiata stradale al fine di diminuire la velocità di scorrimento sul viale;

  • Creazione di piste ciclabili parallelamente ai due marciapiedi;
    Possibilità di costruire a confine sul viale, con ampliamento degli edifici esistenti;

  • Costruzione di un portico pubblico, architfoto articoloettonicamente omogeneo, da addossare agli edifici a confine sul viale;

  • Piantumazione di un doppio filare alberato sull'ampliamento dei due marciapiedi;

  • Predisposizione di nuovi elementi di arredo urbano, panche, fioriere, cestini per rifiuti, illuminazione pubblica, spazi per cartelloni pubblicitari, chioschi;

  • Collocazione di sculture urbane, sotto i portici o in aree da definire, attraverso il coinvolgimento di artisti contemporanei, che possano valorizzare e interpretare con sensibilità artistica lo spazio urbano del viale.

Come già sperimentato con le sistemazioni a verde delle rotatorie, anche gli arredi vegetali, fioriere, piantumazioni, aree a prato, possono tramite convenzione essere gestite e realizzate da ditte private, in cambio di un buon ritorno pubblicitario.
Recentemente è stato predisposto dagli uffici tecnici del Comune un progetto di realizzazione di uno spartitraffico sul viale delle Americhe, questo in seguito ai recenti incidenti che sono avvenuti sul viale a causa dell'eccessiva velocità dei veicoli che lo percorrono.
Tale progetto, oltre a essere difforme alle indicazioni del nuovo Piano Regolatore che non prevede uno spartitraffico ma un doppio filare alberato, è assolutamente inadeguato: in primo luogo perchè tratta il viale come una qualunque arteria stradale, non occupandosi degli aspetti urbanistici complessivi prima evidenziati, in secondo luogo perché aggrava il problema che vorrebbe risolvere e cioè la messa in sicurezza del viale. La realizzazione dello spartitraffico farebbe diventare il viale una piccola autostrada a doppia corsia, con marciapiedi per i pedoni inadeguati (gli attuali) e conseguente aumento della velocità dei veicoli e del flusso di traffico.Una visione urbanistica più generale dovrebbe prevedere, al fine di alleggerire i flussi di traffico sul viale delle Americhe, la rapida realizzazione di un viale parallelo, l'attuale via Gandhi, proseguimento della via Aldo Moro, che andrebbe a confluire sulla rotatoria di accesso al viale delle Americhe, costituendo un altro importante viale urbano di accesso alla città. La messa in sicurezza del viale delle Americhe va effettuata con il restringimento della carreggiata e conseguente diminuizione della velocità di percorrenza, e principalmente con la realizzazione di un viale urbano che non invogli gli automobilisti a percorrerlo il più velocemente possibile, ma che sia dotato di tutte quelle attrezzature prima descritte che lo caratterizzino e lo rendano meno anonimo e più appartenente alla città di Ragusa e alla sua tradizione culturale.

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