Ragusa Sottosopra
n.4 del 19/08/2010
Il Premio Internazionale Ibla
Maria Grazia Bocchieri, Giornalista
Si é recentemente conclusa la tredicesima edizione del Premio Internazionale Ibla che, grazie all'impegno profuso dal "patron" prof. Giorgio Sortino e dagli altri componenti del comitato, ancora una volta ha portato nella nostra città personalità di altissimo livello. La manifestazione, che si tiene in occasione dei festeggiamenti per il Santo Patrono San Giorgio, vanta il Premio di Rappresentanza del Presidente della Repubblica Italiana, riconoscimento prestigiosissimo concesso ad altre tre sole manifestazioni del genere in tutta Italia, e si fregia dell'insegna del Ministero degli Affari Esteri.
L'edizione di quest'anno, con la consegna dei premi , si è svolta nella cornice del cuore barocco alla presenza di un vasto pubblico la sera del 30 maggio scorso.
Prof. Sortino come nasce l'idea di istituire il Premio internazionale Ibla?
L'idea prende il via nel 1995 allorché nasce l'Ente Vertenza Ragusa, del quale io sono il Presidente. L'istituzione del Premio, sancita all'art. 6 del nostro Statuto, nel corso degli anni ha assunto una importanza sempre più rilevante.
Come avviene la scelta delle personalità da candidare?
La scelta è operata dal Comitato Ente Vertenza Ragusa, oggi Unione delle Province Petrolifere Siciliane. Per ogni edizione del Premio si scelgono personalità che si sono contraddistinte nella lotta alla mafia, per la pace, per lo sviluppo del Meridione e per la cooperazione. Abbiamo avuto l'onore di poter contare su di un partner d'eccezione come il Premio di Rappresentenza del Presidente della Repubblica Italiana e della segreteria di Roma della World Nations Organization. Mi preme ricordare che è la segreteria generale della Presidenza della Repubblica per ogni edizione, prima della consegna dei premi, ad inviarci le medaglie che poi conferiamo. Per ogni appuntamento, a piazza Montecitorio a Roma, si svolge una conferenza stampa alla quale prendono parte agenzie di stampa internazionali, testate giornalistiche e radiotelevisive, nazionali, internazionali e territoriali, da Rai News 24 e Telecinco, insomma il Premio è anche un veicolo promozionale che fa parlare di noi e della nostra terra e che giunge a oltre 80 milioni di persone sparse nel mondo.
Chi sono stati i premiati di quest'anno?
Per l'Antimafia sono stati premiati il Procuratore Capo del Tribunale di Messina Guido Lo Forte ed il Procuratore aggiunto del Tribunale di Palermo Antonio Ingroia, per la Storia il Prof. Giuseppe Barone, preside della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Catania, per la Solidarietà Sociale la Presidente Internazionale Bancari Senza Frontiere Mariangela Comotti e per la Critica e la Storia dell'Arte il Prof. Paolo Nifosì . I premi sono stati consegnati dal Prefetto di Ragusa Francesca Cannizzo, dal Sindaco di Ragusa Nello Dipasquale e dal sottoscritto.
Certo, data l'importanza delle personalità presenti a Ragusa nel corso delle tredici edizioni, per il Premio è difficile fare una graduatoria di quelli "più illustri", se la sente di citarne qualcuno?
Beh, è chiaro che tutti hanno avuto una rilevanza non comune e mi hanno dato una emozione indiscutibile. Certo non posso non soffermarmi su alcuni nomi come Abu Mazen, Presidente della Palestina, e Michail Gorbaciov, ultimo Presidente dell'Unione Sovietica. Andrea Camilleri, scrittore e "padre del Commissario Montalbano". Il Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, il Magistrato Procuratore capo presso il Tribunale di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo Roberto Scarpinato. Mercedes Rigò, Ambasciatrice della Spagna all'Onu, i giornalisti Michele Santoro, Sandro Ruotolo, Claudio Fava, il Procuratore Giancarlo Caselli, il prof. Enrico Rizzarelli, biologo già Magnifico Rettore dell'Univer-sità di Catania. I premiati sono stati tanti e tutti importanti. Giacché meriterebbero di essere citati tutti, è meglio che mi fermi qui per non dimenticarne nessuno!
Decidere di istituire un Premio ritengo sia molto impegnativo. La sua riuscita scaturisce dalla partecipazione dei protagonisti che decidono di essere presenti accettando di venire a ritirare il riconoscimento per l'attività svolta. L'organizzazione di un tale evento comporta sacrifici e spese?
Realizzare la manifestazione ha un costo che potremmo definire molto contenuto, specie se paragonato ad altre manifestazioni simili, e che si aggira sui 10/12mila euro. Il Premio non può avere sponsor privati oltre a quelli istituzionali data la Rappresentanza del Quirinale. Molte volte si è reso necessario un mio intervento economico a titolo personale perché i contributi concessi dagli enti locali non sono stati sufficienti a sostenere adeguatamente la manifestazione.
Messa in archivio questa edizione si pensa alla prossima?
Non solo si lavora per la prossima edizione, ma addirittura con il Comitato abbiamo già selezionato alcuni dei nomi per il XIV Premio Internazionale Ibla.
Possiamo avere qualche anticipazione?
Abbiamo pensato ad un'altissima personalità quale è il Premio Nobel per la Fisica, Prof. Carlo Rubbia, al quale assegneremo il premio per il suo Progetto "Archimede" e al Procuratore Capo di Palermo dott. Messineo per la lotta alla mafia.
Due nomi non indifferenti che metteranno ancora in luce il territorio ibleo?
La nostra realtà iblea sì, ma solo in parte.
In che senso professore Sortino?
Nel senso che purtroppo sono costretto a trasferire il Premio Internazionale Ibla a Melilli, la antica Megara Iblea. Il Premio resterà comunque sempre in terra iblea, così come ci impone lo statuto.
Perché una scelta cosi drastica dopo tredici edizioni svolte a Ragusa?
Con il tempo sono venuti a mancare dei contributi che mi permettevano di mantenere il Premio a Ibla. Il Comune di Ragusa mi è stato da sempre vicino, mostrando apprezzamento e considerazione per la valenza della manifestazione. Anche il sindaco Dipasquale ha continuato ad aiutarci stanziando un contributo per la manifestazione. Il sostegno stentato di qualche altro Ente, vuoi per le lungaggini burocratiche e per l'esiguità del contributo stanziato, mi inducono a spostare la sede della manifestazione a Melilli, dove ho potuto già registrare un caloroso entusiasmo rispetto alla prospettiva di potere accogliere il Premio.
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