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Ragusa Sottosopra

n.4 del 19/08/2010

Nasce la Fondazione Cesare e Doris Zipelli Onlus

foto articoloL'iniziativa è della Banca Agricola Popolare di Ragusa che ha avuto in dono dall'ing. Zipelli una preziosa parte delle sue collezioni

La Banca Agricola Popolare di Ragusa, volendo onorare una indicazione testamentaria dell'ing. Cesare Zipelli, scomparso a 90 anni nella sua Ragusa Ibla il 13 giugno dello scorso anno, ha costituito, con atto del notaio Michele Ottaviano, la fondazione intestata all'ing. Cesare Zipelli ed alla moglie Doris. Cesare Zipelli si era trasferito a Ragusa nel 1951. Figura prestigiosa di ricercatore, studioso e collezionista, che tanto ha fatto per Ragusa e il suo territorio, del quale è diventato con orgoglio un figlio adottivo (era nato a Messina da genitori emiliani).
La sua attività professionale e lavorativa è stata intensa e ricchissima, così come la sua attività accademica presso le università di Catania e Messina.
Ha creato e diretto a Ragusa il primo laboratorio di ricerche petrolchimiche. La sua passione per la cultura lo ha visto impegnato in molte iniziative: è stato tra i promotori del premio di poesia Vann'Antò, del Museo archeologico di Ragusa, ha dato vita alla Fondazione ed alla Civica Raccolta Carmelo Cappello, è stato tra i soci fondatori del Rotary e di Italia Nostra. Abbiamo rivolto in proposito alcune domande a Carmelo Arezzo, nominato dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa (della quale da alcuni anni è consigliere di amministrazione) Presidente della Fondazione, collaborato dal dott. Eugenio Mantello, funzionario della banca.
Presidente Arezzo, intanto può spiegarci il perché di questa Fondazione?
Per una precisa volontà già più volte a me personalmente indicata in vita dall'ing. Cesare Zipelli e poi ribadita in sede testamentaria, quando nel giugno del 2009, purtroppo, è sopraggiunta la sua scomparsa. Per sua espressa volontà una significativa parte delle sue collezioni - cioè la preziosa ricca raccolta dfoto articoloi carte geografiche e stampe della Sicilia, cronologicamente comprese tra il '500 e l'800, oltre ad altro materiale documentario locale e una serie di reperti di ceramica calatina, comprese alcune centinaia di mattonelle policrome - è stata destinata alla Banca Agricola Popolare di Ragusa perché ne curasse la conservazione e la valorizzazione attraverso la costituzione di una Fondazione intestata a Cesare e Doris Zipelli.
Cosa che è puntualmente accaduta….
Infatti per unanime entusiasta volontà degli amministratori della Banca Agricola Popolare, con in testa il presidente dell'istituto, dott. Giovanni Cartia, recentemente meritatamente insignito dell'onori-ficenza di Cavaliere del Lavoro, è stata recepita la volontà dell'ing. Zipelli e la Banca, aggiungendo al patrimonio rappresentato dalla collezione una significativa risorsa economica, ha costituito la Fondazione chiamando in consiglio di amministrazione oltre a me il consigliere della Banca dott. Bruno Canzonieri e in rappresentanza degli eredi dell'ing. Zipelli, l'ing. Sergio Impellizzieri. Anche la direzione generale della banca retta da Salvatore Inghilterra ha fortemente condiviso l'eccellenza dell’iniziativa.
Quali i programmi della Fondazione?
Naturalmente è volontà della Banca, che è assai attenta allo sviluppo non solo economico ma anche sociale e culturale del territorio ibleo ed in generale della Sicilia, dare alla fondazione un respiro più ampio che non solo valorizzi la raccolta Zipelli rendendola fruibile e facendone un tassello in più nel panorama delle attrattive turistiche di questa nostra città, ma si faccia anche carico di ricordare nel tempo, attraverso specifiche iniziative, la figura prestigiosa di uomo, di operatore culturale e di protagonista dell'economia provinciale della seconda metà del '900 che è stato Cesare Zipelli in questa che non era la sua terra ma che ha amato come luogo natalfoto articoloe.
Pensa che la Fondazione possa anche realizzare altre iniziative?
Volutamente abbiamo allargato lo scopo sociale della Fondazione che spera di dare risposte, grazie all'apporto insostituibile della Banca Agricola Popolare, anche ai temi più generali dell'analisi economica e della promozione della cultura in ogni campo, dall'u-manistico allo scientifico, dall'economico all'artistico, in Sicilia e nella provincia di Ragusa, con un occhio attento alle attese dei giovani e delle migliori intelligenze che a volte rischiano di restare deluse.
Ancora una domanda, come mai l'ing. Zipelli ha pensato a Banca Agricola Popolare?
Posso rispondere in modo convinto. In più occasioni l'ing. Zipelli mi aveva esternato la sua grande ammirazione per il presidente storico della Banca Agricola Popolare, l'indimenti-cabile Giambattista Cartia, e poi per il figlio Giovanni, attuale presidente, ma non solo per le loro qualità personali, ma anche per la straordinaria immagine di efficienza e di funzionalità al servizio reale del territorio, delle piccole imprese, delle famiglie di un istituto bancario che incarnava, come amava dirmi, l'essenza stessa del carattere positivo e della tradizione di correttezza e di concretezza della popolazione iblea.
Iniziative a breve?
Siamo ancora alle prime battute, ma stiamo lavorando perché molto presto, inizialmente anche in una sede provvisoria, si possa esporre almeno larga parte della raccolta delle carte geografiche e delle stampe sulla Sicilia per farne una occasione, anche con forte valenza didattica, di lettura storica e geografica del nostro territorio. Poi molti progetti in fase di ideazione e comunque la volontà, che siamo sicuri sarà seguita da sicuro successo, di utilizzare la fondazione, ricordando degnamente Cesare Zipelli, per confermare l'attenzione naturale insita nel DNA della Banca di spendersi per la crescita della Sicilia.

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