Ragusa Sottosopra
n.4 del 19/08/2010
La perdita di Pippo Tumino
Faustina Morgante
Pippo Tumino, classe 1948, ha dedicato tutta la sua esistenza alla passione politica e civile.
E' consigliere comunale del Partito Comunista dal 1973 al 1994, dedica molti anni di attività all'organizzazione sindacale degli agricoltori (oggi Cia), sotto la sindacatura di Lorenzo Migliore diventa assessore ai Lavori Pubblici dal febbraio all'ottobre del 1988. All'interno del Partito comunista provinciale (poi DS) ricopre ruoli di primo piano assumendo anche la carica di segretario cittadino. Nei primi anni del 2000 aderisce al movimento “Democrazia Locale”, poi recentemente al Partito Democratico.
Vice-segretario della CNA dal 1992 al 1995, ha poi ricoperto la carica di segretario provinciale per ben 11 anni (dal dicembre 1996 al gennaio 2008). Su designazione della CNA è stato nominato componente della giunta camerale nel 1995, nel 2000 l'elezione alla vice presidenza e nell'aprile del 2006, dopo una fase di commissariamento, è stato eletto alla presidenza della Camera di Commercio, carica che avrebbe ricoperto fino al prossimo aprile. Era anche vicepresidente dell'Unioncamere Sicilia e componente del comitato esecutivo dell'Union-camere nazionale. Su invito della presidenza provinciale e territoriale della Confederazione Nazionale Artigiani, l'amministrazione comunale ha deciso di intitolare a Pippo Tumino il comprensorio dell'intera “zona artigianale”.
Il senso di una vita lo ritroviamo spesso nella memoria collettiva, nelle parole e nel riconoscimento altrui. Unanime. Corale. L'improvvisa morte di Pippo Tumino ha ricomposto nei molti che lo hanno conosciuto pezzi di vissuti, ricordi, esperienze, condivisioni, incontri, contatti, facendo scaturire in ciascuno, a parte l'attonito sguardo sul “mai più”, quell'approvazione intima che parla di stima, affetto, solidarietà. Pippo Tumino era persona semplice, schietta, diretta. Qualità rare nell'oggi inflazionato dalla vocazione pressappochista e dalla preoccupante inconsistenza valoriale. Un vita dedicata a “cause comuni”, filo conduttore del suo impegno in tutti i ruoli ricoperti: militante del partito comunista, consigliere comunale, segretario della CNA, presidente della Camera di Commercio, ultima sua tappa. Grande energia. Sanguigna. Profonda umanità. Bonaria. Lucidità di pensiero. Ironia. Parole di rispetto e riconoscenza si rincorrono tra le bocche di chi lo ha accompagnato nell'abbraccio comune di congedo. Amava pensare alla Camera di Commercio, è stato detto, come “casa delle imprese”, un luogo in cui trovare risposte, sostegno ed efficienza. Uomo trasparente che sapeva guardare al futuro con l'entusiasmo della sfida, della ricerca.
L'impegno per individuare nuovi partner per l'economia iblea. L'impegno per il riconoscimento di qualità dei nostri prodotti, come il cioccolato di Modica. Impegno nell'approfondire il fenomeno economico nella sua complessità per comprenderlo. Potenziamento infrastrutturale, concertazione, sviluppo sostenibile, semplificazione amministrativa i cardini di una strategia d'azione: cercava sempre quello che unisce e non quello che divide.
Personalmente conservo di Pippo quel pezzo di strada della giovinezza in cui ci siamo ritrovati a condividere valori e battaglie. Il sorriso aperto. Il piglio energico. La disposizione sensibile. La patente che già trentenne non aveva. L'irresistibile simpatia.
Ai suoi cari esprimiamo quel cordoglio che nasce dalla consapevolezza di cogliere il senso della vita di Pippo come patrimonio comune.
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