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Ragusa Sottosopra

n.1 del 08/02/2010

Una carta del rischio per il patrimonio immobiliare del centro storico

Maria Grazia Bocchieri, giornalista

foto articoloIl progetto, che è già in itinere, vuole essere uno strumento di prevenzione per mitigare i danni di un eventuale evento sismico

Premi il tasto “invio” ed uno scenario dei danni causati da un eventuale sisma si materializzerà sul monitor del tuo computer. A seconda delle densità del sisma potrai vedere l'entità dei danni provocati.
Sembra un film ed è invece un ambizioso ed importante progetto, forse l'unico in Sicilia e uno dei pochi in Italia, che sta portando avanti l'assessorato ai centri storici del comune di Ragusa.
L'amministrazione comunale, con in testa il sindaco Dipasquale, ha subito avallato il progetto proposto dal dirigente arch. Giorgio Colosi e dal funzionario ing. Enzo Bonomo, sposandone appieno le tesi e condividendone le finalità.
Arch. Colosi come è stato pensato il progetto e come è stato strutturato?
La problematica del rischio sismico in ambito nazionale è stata affrontata il più delle volte successivamente all'evento, con esiti in termine di vite umane e in danno al patrimonio edilizio e culturale che tutti conosciamo. Abbiamo invece pensato ad una “Carta del Rischio” che ci consentirà attraverso il SIT (Sistema Informativo Territoriale) di verificare mediante la simulazione di un episodio si-smico il danno che tale evento procurerebbe al nostro centro storico.
Il grado di vulnerabilità di un sisma scaturisce da una serie di concause che noi andremo a valutare.
Prima fra tutte la conoscenza della natura geologica e idrogeologica e delle faglie esistenti. Acquisiti questi dati si passa alla fase di conoscenza della natura del foto articolocostruito attraverso delle schede, che i tecnici del settore compileranno dotandole di foto sia all'esterno che all'interno della costruzione, e di una seria di informazioni che ci permetterà di avere una mappa di ogni singolo fabbricato.
Ci pare di avere capito che sarà necessario entrare nelle abitazioni per potere avere una conoscenza diretta delle varie costruzioni è quindi sarà necessaria la collaborazione dei cittadini?
E' fondamentale la loro collaborazione. Ci rendiamo conto che in alcuni casi entrare nelle abitazioni potrebbe rappresentare un problema, ma per questo abbiamo approntato una serie di strumenti di informazione attraverso la stampa, l'affissione di avvisi pubblici, il contatto porta a porta. I nostri uffici provvederanno volta per volta a contattare direttamente i proprietari delle abitazioni, al fine di evitare spiacevoli equivoci o intrusioni da parte di chi potrebbe approfittare di questa nostra necessità per introdursi a nome e per conto del Comune nelle case.
Il progetto come è stato articolato e quali le zone interessate?
Si articolerà in tre fasi, per la durata di tre anni.
La prima fase è già partita ed interesserà la zona di Ragusa Ibla, successivamente la zona che genericamente abbiamo definito San Giovanni e la terza Ecce Homo. E tutto il nostro centro storico ad essere interessato all'iniziativa.
Dopo avere acquisito le informazioni necessarie alla stesura della Carta dei Rischi, cosa succede?
Non è certo un progetto che resterà sulla carta quello che abbiamo voluto sviluppare e per il quale tutto il nostro ufficfoto articoloio si è mobilitato.
La finalità e ben più elevata, mi si lasci passare il termine. La legge su Ibla, importante, fondamentale per la grande valenza che ha saputo imprimere alla rinascita del nostro centro storico, potrebbe assumere una funzione ancora più ardua ed ancorarsi ancora di più nel sociale.
E' infatti intendimento di questa amministrazione migliorare la spesa pubblica qualificandola per scopi sociali.
Se la legge su Ibla ci ha permesso di migliorare le abitazioni, renderle più accoglienti, far rivivere il centro storico, abbellire le case, adesso, attraverso un regolamento che andrà al vaglio dell'amministrazione, si potrà accedere ai fondi di finanziamento per rendere gli immobili più stabili e sicuri.
Si può dire allora che stiamo assistendo ad una nuova lettura, ad una nuova fase di utilizzo della legge su Ibla?
E' stata sempre insita nella stesura della legge su Ibla la chiara natura circa la complessità e la valenza di questo strumento legislativo.
Assodato che una parte dei finanziamenti resterà finalizzata alla riqualificazione delle abitazioni, interne ed esterne, un’al-tra parte potrà essere utilizzata per il miglioramento statico delle abitazioni.
Non si tratta di grandi lavori ma di pochi e semplici interventi.
E' indubbio comunque che l'effetto di un sisma non può purtroppo essere annullato, noi tentiamo solo di mitigare eventuali danni, evitando quanto più possibile la perdita di vite umane e cercando di salvaguardare il nostro patrimonio storico culturale, preservando in tutti i modi la nostra gente, le nostre case, il nostro antico centro storico.

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