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Ragusa Sottosopra

n.6 del 30/12/2009

Armando Sparacino - Il senso cromatico della terra di Sicilia

a cura di Faustina Morgante

foto articoloLa cifra dominante di Armando Sparacino è la sensualità, coniugata con una cromatismo intenso che preferisce i toni del tramonto, dell'attesa, del riposo. L'antologica (1970-2009), presentata alcuni mesi fa a Palazzo dei Normanni a Palermo (catalogo a cura della Fondazione Federico II), traccia questo registro interiore che narra una Sicilia tradizionale, incontaminata, carica di segni barocchi, di frutti traboccanti, di scorci di vita struggenti, di una umanità che mostra radici, riti, atti perduti. Un tema ricorrente è quello del rapporto tra storia e tradizione che Sparacino realizzfoto articoloa con mano sapiente nella raffigurazione dei carretti siciliani (il pittore che dipinge il pittore di carretti siciliani), l'ingrandimento pittorico dei quadri narranti dei carretti, la rappresentazione dei costumi tradizionali siciliani. “Gli splendidi colori che hanno fermato sulle tele le vicende dei personaggi della storia, raffigurati nei carretti - scrive su Sparacino il prof. Gaetano Cosentini - costituiscono il motivo conduttore di una ampia ricerca sul paesaggio siciliano”. Un paesaggio che funge sempre da retroterra culturale ed emotivo ai rimandi classicheggianti e mistici pfoto articoloresenti in molte tele (Gioconda siciliana, Cenacolo siciliano, L'abbozzo - in alto a destra).
L'esperienza milanese, l'incontro con Fiume e poi Scardovelli, l'affinamento di un linguaggio che sa anche trasporre sulle tele contaminazioni di codici comunicativi (pubblicitario, ad esempio), citazioni, scomposizioni, hanno reso la storia espressiva di Sparacino anche eclettica, vagante, compiacente ad omaggi e richiami avanguardistici, facendone un autore “sorprendente”, nel solco di quel legame magico, misterioso, sensuale, appunto, che ha con la sua terra. Sicilia calda, antica, ricca, foto articoloancora bella, ancora madre.

BIOGRAFIA
Comincia fin da giovanissimo a esercitare con grande passione la pittura e il disegno, rivelando fin da allora una particolare e attenta disposizione per l'arte. L'incontro fondamentale per il suo inizio si realizza quando conosce il reverendo Padre Gregorio presso il Vescovado di Ragusa. Gli viene, infatti, commissionata una tela con soggetto il Cristo, che viene subito apprezzata e lodata, tanto da spingere Padre Gregorio a presentarlo a Salvatore Fiume che si mostra disponibile ad averlo nel suo grande laboratorio a Canzo, pressofoto articolo Milano dentro l'antica filanda. Dopo alcuni mesi di collaborazione Sparacino lascia Fiume e si trasferisce a Milano, ove, incoraggiato da artisti ed amici, apre un piccolo studio.
Il vero inizio della sua attività pittorica nasce quando incontra il maestro Scardovelli, che riesce ad introdurlo nel mondo degli artisti e della cultura milanese, ma anche lo presenta ai vari collezionisti. Dopo il servizio militare Sparacino ritorna a Milano ed apre una galleria d'arte confortato e seguito dagli amici pittori che aveva conosciuto. Comincia così il periodo delle mostre e delle attività che foto articololo portano ai successi riconosciuti da critici a da autorevole stampa. In questo percorso ottiene importanti riconoscimenti ufficiali tra cui si ricordano:
  • L'Ambrogio d'oro del comune di Milano;

  • Medaglia d'oro del Museo Leonardo Da Vinci Milano;

  • Medaglia d'oro del Presidente della Repubblica Italiana
    Sandro Pertini.

Seguono rilevanti onorificenze in Italia ed all'estero, sia in Europa che in America, unitamente alle varie mostre che lo impongono come prestigioso rappresentante dell'arte pittorica e ambasciatore culturale della Sicilia.

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