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Ragusa Sottosopra

n.6 del 30/12/2009

Giardino Ibleo - Il richiamo della storia

Marcello Di Martino e Lorenzo Cascone, progettisti

foto articoloIl completamento dei lavori di pavimentazione, orlature e del restauro degli elementi di arredo del giardino restituirà ai luoghi la memoria del loro antico ruolo

Il giardino ibleo è situato nell'estremo lembo est del promontorio su cui sorge Ragusa Ibla. Il sito storicamente ha avuto una posizione strategica come ingresso della città per chi proveniva da Giarratana e dalle campagne lambite dal torrente San Leonardo e dal fiume Irminio, per la presenza della “Venerabile Chiesa di San Giorgio” (distrutta con il terremoto del 1693). Oggi è il punto di arrivo dell'asse duomo di San Giorgio - giardino ibleo, attorno al quale sono stati edificati i palazzi più importanti di Ragusa Ibla. L'attuale configurazione del giardino è frutto di una serie di ampliamenti e interventi che, partendo dal 1858, si sono succeduti fino ai nostri giorni. Per comprendere meglio l'evoluzione che ha portato all'attuale area è stata effettuata una indagine sulle planimetrie storiche disponibili. Già nel 1844 una parte dell'attuale giardino, limitrofa all'antica strada per Giarratana, a sud e ad est all'area di pertinenza del convento dei Cappuccini e adiacente alle chiese di San Vincenzo Ferreri e San Giacomo a nord, era adibita a “corso di pubblico passeggio”. Solo ne 1858 per volontà dei signorifoto articolo Carmelo Arezzo di Trifiletti Emanuele, La Rocca Impillizzeri di San Filippo e Giuseppe Maggiore marchese di Santa Barbara è iniziata la realizzazione del giardino.
Una planimetria del 1877 rappresenta l'area nella sua prima configurazione con ingresso dal “viale delle Colonnine” oggi parallelo all'attuale viale d'ingresso. Alla fine del 1800 fu portata avanti una raccolta di fondi per acquisire parte del “Giardino della Venerabile Chiesa di San Giorgio”; già nel 1928 l'area era stata annessa al giardino con l'ulteriore ampliamento della terrazza che domina la vallata dell'Irminio. Nello stesso periodo venne realizzato il “Monumento ai Caduti della Grande Guerra” e successivamente viene impiantato il “boschetto della rimembranza” costituito da alberi di pino, poi fu ampliata l'area del giardino con alcuni terreni appartenenti alla chiesa di San Giacomo e al convento dei Cappuccini. Intorno al 1960 venne realizzato il “Palco della Musica”. Più recenti sono gli interventi di sistemazione dell'area del boschetto, con la realizzazione di nuove vasche d'acqua, di spazi per il gioco dei bambini e il rinvenimento di ruderi a lato della chiesa di San Giacomo. Un altro recente intervento ha riguardato l'ampliamento del giardino e la realizzazione di un nuovo accesso sul sito occupato dai fabbrifoto articolocati dell' ex centrale elettrica.
La serie degli ampliamenti storici che hanno caratterizzato l'area del giardino ibleo dal suo primo impianto fino alla metà del 1900 nell'attuale configurazione si percepiscono appena. Nel corso degli anni si è andata man mano perdendo la sua identità: l'antico viale d'ingresso (viale delle Colonnine), il Palco della Musica, la montagnola (Il Monte di Venere) oggi hanno perso il segno dell'antico ruolo. La filosofia dell'intervento è infatti quella di riconsegnare ai luoghi la memoria di questo antico ruolo. E' un obiettivo che passa attraverso la demolizione del chiosco sul viale principale (già effettuata nel precedente intervento di sistemazione), il restauro degli edifici d'ingresso e del pavimento in ciottoli tra i due edifici, il restauro delle colonnine, delle panche in pietra e degli elementi di arredo, il restauro filologico della vasca, la pavimentazione del Palco della Musica e della Montagnola. Inoltre con lo scopo di richiamare ogni luogo alla sua antica funzione sono previste le paline con i nomi dei viali e con delle didascalie. Il recupero dell'identità storica del giardino ibleo rappresenta l'idea progettuale generale attorno alla quale è stato improntato l'intero intervento, in linea con le opere di recupero dell'identità storica già realizzate, prfoto articoloima tra tutte la demolizione dell'ex istituto Ipsia. Con il Piano Particolareggiato continua questa linea di indirizzo tramite gli interventi specifici previsti nelle aree a sud e ad est del giardino ibleo.
Il degrado
Il degrado presente nei due edifici d'ingresso è caratterizzato da fenomeni di alveolizzazione, polverizzazione, incrostazione e da presenza di licheni. Una delle cause principali dell'alterazione fisica consiste nelle variazioni di temperatura, che assumono carattere di ciclicità e ripetitività. Le colonnine e le panche in pietra presentano gli stessi fenomeni di degrado con l'aggravante della sconnessione della superficie di appoggio per quanto riguarda le panche e dell'azione meccanica di mezzi e dei visitatori per quanto riguarda le colonnine. Il restauro è mirato alla rimozione di incrostazioni e licheni, al trattamento della pietra con consolidanti per l'eliminazione del processo di degrado in atto. Saranno rimossi inoltre tutti gli elementi che costituiscono il degrado antropico dei due edifici d'ingresso (tabelle, tubazioni sovrap-poste alle facciate e chiodi).
Le colonnine saranno restaurate e pulite, le parti mancanti saranno ricostruite (vasi, colli) con l'incisione della data di rifacimento. Così come nel precedente intervento, sarà effettuata la scarfoto articoloificazione della pavimentazione e la successiva ripavimentazione con l'impiego di un conglomerato per pavimentazioni stradali realizzato con legante neutro, la revisione delle orlature e dei dentelli di delimitazione delle aiuole.
L'area della Vasca, del Palco della Musica e della Montagnola
La zona del giardino all'incrocio tra il viale principale e il viale secondario, delimitata dalla chiesa di San Giacomo e dal convento dei Cappuccini, è contraddistinta dalla presenza di tre importanti episodi: la Vasca, il Palco della Musica e la Montagnola. La vasca sarà oggetto di un restauro filologico. Sarà eliminata la siepe addossata alla stessa e sostituita la ringhiera di protezione, in modo da restituirla al suo aspetto originario.
Il Palco della Musica è l'elemento di cerniera tra i due viali. Si prevede la pavimentazione con il simbolismo del pentagramma e le sette note che si irradiano verso l'esterno del palco; il disegno sarà ottenuto alternando basole in pietra asfaltica con basole di pietra calcarea.
La Montagnola, la cima del giardino, fu realizzata per nascondere la cisterna d'acqua. Sarà pavimentata in ciottoli (della tipologia già presente nell'ingresso principale e in quello di via dei Normanni) con la rappresentazione dell'immagine urbana di Ibla “forma piscis”.

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