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Ragusa Sottosopra

n.5 del 30/10/2009

Progetti Fas - Riqualificazione Urbana

Giuseppe Corallo, ingegnere

foto articoloNegli ultimi tre anni sono stati aperti nella periferia del comune di Ragusa due grossi centri commerciali, con superficie di vendita complessiva di oltre 50.000 mq. Ciò ha comportato la chiusura di numerose attività commerciali ubicate nel centro urbano per la fuga degli acquirenti verso queste strutture decentrate. Inoltre la realizzazione, in zone periferiche, di numerosi alloggi di edilizia convenzionata ha invogliato i residenti del centro urbano a trasferirsi verso i nuovi quartieri, dotati di maggiori infrastrutture, come parcheggi, aree a verde, scuole etc.. Parimenti le case vuote sono state spesso affittate a cittadini extra-comunitari, ed è venuto meno l’interesse dei proprietari degli immobili di mantenere gli stessi in buone condizioni di manutenzione. Ne è derivato un inevitabile degrado del patrimonio edilizio e l’aumento della criminalità e dell’insicurezza dei cittadini nella zona centrale della città. A margine del centro urbano della città, a ridosso di edifici residenziali e direzionali, nel quartiere Tabuna, vi è anche un’area altamente degradata, dove insi-stono delle cave dismesse di pietra pece.
La contestualizzazione dell’intervento progettuale si inquadra così nel solco della riqualificazione del centro urbano di Ragusa tramite la realizzazione di spazi destinati alla pubblica frui-zione, il recupero dell’ambiente fisico e la riconversione delle cave dismesse, conservando e pro-muovendo il patrimonio storico e culturale. Si affronta anche il tema legato alla mobilità in ambito urbano, prevedendo la realizzazione di opere tese al suo miglioramento in modo da assicurare un più ra-pido e sicuro collegamento periferia - centro. Gli interventi previsti consentiranno di eliminare cause di congestione urbana, riducendo i tempi di spostamento, le manovre di stop and go e, di conseguenza, i fattori di inquinamento atmosferico ed acustico, con il fine di rendere la città più “attraente”, più vivibile, e quindi più “a misura d’uomo”.
Gli elementi più sostanziali del progetto complessivo di riqualificazione riguardano la realizzazione, in pieno centro urbano, di un parco naturalistico, all’interno della vallata S. Domenica, la realizzazione di un polo espositivo nelle cave dismesse di contrada Tabuna ed il completamento di tre strade urbane che consentiranno il decongestionamento delle principali vie urbane.
Parco urbano vallata Santa Domenica
La vallata Santa Domenica è un profondo fiume verde che solca ed incide profondamente la città, dividendola difatti in due parti. E’ un luogo naturalisticamente molto interessante, con la presenza di sorgenti, flora e fauna selvatica, ed è anche un luogo che rappresenta la memoria storica della città di Ra-gusa. La vallata ospita le prime latomie da cui si estrasse la pietra per la ricostruzione della città dopo il terremoto del 1693.
Ci sono antiche “carcare”, mulini ad acqua, vecchie concerie, un’antica necropoli sicula e tante altre tracce e testimonianze di quel che è il patrimonio naturalistico, antropico e culturale della città di Ragusa. La vallata era quindi "luogo della vita e del lavoro di tutti i giofoto articolorni". Questa vallata rappresenta inoltre l'accesso ideale e più affascinante per raggiungere a piedi l’antica Ragusa Ibla, la valle dell’Irminio (sito S.I.C. - sito di interesse comunitario) e le vicine cave di S. Leonardo e della Misericordia, vere e proprie oasi ambientali. Il sentiero che la percorre è semi-abbandonato ed invaso da rovi e rifiuti di ogni genere. Il progetto prevede la trasformazione della parte bassa della vallata in un parco urbano naturalistico, con interventi molto soft, miranti soprattutto alla bonifica ambientale, all’eliminazione degli elementi di degrado, al risanamento dei luoghi, alla ricostruzione dei muri a secco e dei percorsi pedonali, alla fitodepurazione delle acque che scorrono lungo la vallata ed alla realizzazione degli accessi. Non sono previste opere impattanti che possano in qualche modo generare squilibri di ordine ambientale. Tutta la vegetazione presente sarà mantenuta ad eccezione delle piante malate e delle specie infestanti.
La realizzazione del parco urbano naturalistico nella vallata Santa Domenica contribuirà in maniera sensibile al miglioramento della salute dei cittadini perchè, oltre a costituire un importante polmone verde, nel parco sarà possibile svolgere at-tività sportive (footing, free climbing, jogging).
Polo espositivo nelle cave dismesse di contrada Tabuna
Sin dall’antichità la pietra pece o pietra asfaltica, rocce di calcare tenero intrise di idrocarburi che le rendono impermeabili e più resistenti agli agenti atmosferici, è stata usata per erigere palazzi e chiese. Con la ricostruzione post-terremoto del 1693 l’estrazione di questo tipo di roccia subì un considerevole incremento. Le cave di contrada Tabuna, oggi di proprietà comunale, in parte in galleria ed in parte a cielo libero, si trovano nella parte sud della città, in un quartiere dove sono presenti numerosi edifici ad uso direzionale (questura, ASL, vigili urbani, protezione civile, banche), tra due parcheggi esi-stenti. L’espansione della città si è fermata a ridosso delle cave che oggi rappresentano un elemento di degrado ambientale. Il progetto prevede la bonifica dell’area ed il suo utilizzo come polo espositivo, realizzando una copertura in acciaio e vetri, non emergente dal livello del suolo e quindi senza volumetrie urbanistiche. Rientra nelle previsioni progettuali anche il recupero di un edificio ricadente nell’area da adibire ad attività direzionali connesse alla destinazione d’uso. L’idea è quella di realizzare un museo interattivo del tipo della “Città della Scienza” di Napoli (ricavato in una vecchia fabbrica chimica, il più grande e innovativo museo hands on d’Italia e tra i più qualificati musei interattivi d’Europa) o della “Città dei bambini e dei ragazzi” di Genova (il primo grande "Centro della Scienza" italiano interamente dedicato all'infanzia ed ai giovani introducendoli alla scienza attraverso sperimentazioni ludiche, exibit da toccare e vivere, mostre temporanee, animazioni e laboratori per imparare gio-cando). L’intervento propone pertanto la realizzazione di un nuovo modello culturale ed economico per sottrarsi al declino foto articoloed entrare nella “Società della Conoscenza.”
Completamento arterie cittadine: via Cartia - via Gandhi - via Cadorna
Per via Cartia si tratta del completamento di un tratto di viabilità urbana con i relativi nodi di interse-zione con altre arterie principali, che consentirà la mitigazione del peso viario di attraversamento dell'abitato, nonché un più agevole collegamento dei quartieri periferici Serralinena e Bettafilava con il centro urbano. Difatti il prolungamento di via Cartia, posto al margine del tessuto urbano della parte occidentale dell’abitato del capoluogo, consentirà il collegamento tra tutte le arterie di accesso e di uscita della città (via E. Fieramosca - sp.60 Ragusa- Santa Croce e via G. Di Vittorio-SP 20 Ragusa-Marina di Ragusa, Viale delle Americhe-SS.115), nei punti in cui queste arterie si immettono nella parte più intensamente abitata.
Via Ghandi, strada di collegamento tra via Aldo Moro e la S.P. per Chiaramonte Gulfi, è un’arteria importante in quanto corre parallelamente al viale delle Americhe, principale arteria di accesso alla città da Ovest (Catania, Comiso, Vittoria, Chiaramonte Gulfi, ecc.) e può rappresentare una valida alternativa per l’ingresso-uscita in città. In atto esiste già una strada di larghezza ridotta per cui sarebbe sufficiente allargarne il tracciato esistente, modificandolo in alcune zone. Difatti il progetto prevede il completamento dell’arteria con l’allargamento della sede stradale, la rettifica di un tratto, così come previsto dal P.R.G., e la realizzazione di due rotatorie all’inizio ed alla fine della strada. L’intervento consentirà un più veloce e diretto collegamento periferia - centro urbano, con la possibilità di raggiungere il centro in tempi brevi provenendo da Catania, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Vittoria, senza percorrere strade trafficate. In tal modo si creerà un beneficio anche alle arterie che in questo momento hanno un traffico elevato (viale delle Americhe, viale Europa, corso Italia). La via Generale Cadorna è l’ultima strada verso nord della città di Ragusa e costeggia cava Scassale. In atto è stata già completata da via Ugo La Malfa fino all’innesto di via A. Diaz, altri tratti risultano parzialmente percorribili con larghezze ridotte, quali ad esempio il tratto da via De Nicola fino alla nuova scuola materna di contrada Patro, o l’ultimo tratto fino a via Aldo Moro, mentre alcuni segmenti sono completamente inesistenti, quali il pezzo tra via Ugo La Malfa e via De Nicola, o la porzione finale fino a via Toniolo. Il progetto prevede naturalmente la realizzazione dei tratti inesistenti e l’allargamento di quelli con larghezza ridotta. La lunghezza complessiva del percorso interessato dal progetto di completamento è di circa 950 metri. Sarà migliorata anche la viabilità attorno al polo scolastico (scuola elementare e scuola materna) di via De Nicola e contrada Patro. Anche questo intervento consentirà la fluidificazione dei flussi veicolari a beneficio della riduzione dei tempi di percorrenza e di una migliore vivibilità dei quartieri interessati.

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