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Il Sindaco Dipasquale interviene sulla questione del Piano di Riforma Sanitario

Documento dello 07/10/2008

COMUNICATO N.602

PIANO DI RIFORMA SANITARIA

Il Sindaco Dipasquale interviene sulla questione e chiede un confronto
politico costruttivo senza inutili contrapposizioni
che non giovano ad alcuno


Il recente Piano della Riforma sanitaria siciliana portato avanti dall'Assessore Regionale Massimo Russo, ha creato una certa contrapposizione tra il rappresentante dello stesso Governo Regionale ed esponenti dell'Assemblea Regionale Siciliana che non ne hanno condiviso il contenuto.
Sulla vicenda il Sindaco, Nello Dipasquale, ritiene opportuno intervenire ed ha rilasciato la dichiarazione che di seguito si riporta:
“Siamo nelle condizioni di fare partire da Ragusa una sintesi per raccogliere quanto di meglio è stato prodotto dal Governo Regionale e quanto di meglio viene proposto dall'On.le Innocenzo Leontini. Piuttosto che creare una contrapposizione si dovrebbe, a mio giudizio, creare un tavolo attorno al quale devono sedersi sia i rappresentanti del Governo della Regione Siciliana, sia la classe politica della provincia iblea; solo così si potrà definire un Piano Sanitario che sia punto di riferimento per Ragusa e da modello per l'intera Sicilia.
Ritengo che in questa provincia ci siano uomini che per la loro esperienza politica e per l'innegabile competenza tecnica, possano offrire una speranza ai siciliani, la speranza di chi continua a difendere una sanità efficiente, una sanità sempre pronta a dare delle risposte necessarie ed immediate a coloro che hanno bisogno di assistenza.
E' troppo delicata questa questione per farla diventare terreno di battaglia; l'appello che allora faccio come Sindaco e come Presidente della conferenza dei sindaci è di creare un tavolo di confronto comune per esaltare ciò che ci unisce mettendo da parte quello che ci divide. Non posso non prendere atto che c'è un Governo Regionale che ha avuto il coraggio di mettere mano sulla scottante questione sanitaria e parimenti non possono non prendere atto che ci sono anche delle proposte che perseguono lo stesso interesse”.

Ragusa 7/10/08

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