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L'Assessore alle risorse patrimoniali Martorana replica ai consiglieri D'Asta e Chiavola

Documento del 31/01/2017



In merito alle dichiarazioni dei consiglieri comunali del Pd, D'Asta e Chiavola, interviene l'assessore comunale al bilancio, Stefano Martorana:
"Con il comunicato odierno i due esponenti del Pd hanno il merito di spazzare via ogni dubbio sui possibili problemi di amnesia selettiva che credevo li affliggessero; è ormai certo che la smemoratezza sia voluta. Non è possibile, infatti, che i consiglieri del Pd non sappiano che la nuova anagrafe immobiliare è un progetto deciso, anche nei dettagli, dalla precedente amministrazione comunale. Un percorso, poi, come altri, lasciato a metà, e non certo per motivi casuali; informazioni che i due esponenti del Pd, possono facilmente trovare con testimonianze dirette e senza andare troppo lontano. Con questo non intendo affatto disconoscere l'alto valore del progetto in sè, quanto semplicemente far capire che se c'è un disegno, come dicono i consiglieri dem, l'artista che lo ha dipinto non è certo l'attuale amministrazione. La quale, anzi, si è vista costretta ad intervenire sul lavoro altrui, e non è stato certo facile, per rendere l'anagrafe immobiliare uno strumento quanto più possibile a servizio dell'intera comunità. Sugli aumenti delle tasse, contro cui si lamentano gli esponenti Dem, posso dire che hanno perfettamente ragione. Solo che sbagliano, come sempre, indirizzo; i tagli ai trasferimenti per gli enti locali da parte di Stato e Regione, sono sotto gli occhi di tutti, e più volte l'Anci, che non è certo espressione del Movimento 5 Stelle ha richiamato, a tutti i livelli, i governi nazionale e regionale alle loro responsabilità. A proposito di aspetti sintomatici, basti ricordare quella che D'Asta e Chiavola chiamano "tassa dell'acqua". La copertura dei costi al 100% in bolletta, è frutto di una scelta precisa di Stato e Regione, a guida Pd. Invece di prendersela con l'Amministrazione Comunale, quindi, bussino ai loro referenti regionali e nazionali, che noi abbiamo più volte provato a contattare senza successo, e chiedano una mitigazione immediata degli effetti. A questo proposito sarò lieto di fornire ai due consiglieri la lettera, inascoltata, che abbiamo inviato a Roma e Palermo, augurandogli maggiore fortuna di quella che abbiamo avuto noi. A questo proposito, non capisco l'espressione "allentare la morsa". Anche in questo caso, mi permetto di suggerire ai due consiglieri un maggior confronto con Stato e Regione che, a parole, hanno sempre detto di voler combattere l'evasione. Se il Pd a livello locale non è d'accordo, non ha che da dirlo; ma la legge, ed il buonsenso, dicono ben altro. Sul presunto accanimento con cui gli uffici perseguirebbero i cittadini, posso dire che questa è un'interpretazione molto originale della realtà, purtroppo, per loro, non vera. Gli accertamenti tributari ed il recupero dell'evasione è sempre effettuata nel rispetto di quanto previsto dalla legge e dai regolamenti comunali. Quello sulle superfici scoperte ai fini Tarsu, peraltro, è del 1994, modificato nel 1996. Oltre 20 anni fa: se il Pd di Ragusa avesse voluto cambiare le regole, non avrebbe avuto problemi a farlo in 20 anni. Noi, semplicemente, non potevamo, in quanto ovviamente non eravamo presenti. In merito ai 5 milioni presunti di aumento Tari nelle variazioni di bilancio gli esponenti del Pd tornano al vecchio vizio di fare confusione con numeri e fatti. Il maggiore stanziamento Tari in variazione, non certo di 5 milioni era dovuto all'attesa per la celebrazione della nuova gara. Lo abbiamo spiegato più volte, ma i due esponenti del Pd, presenti con il corpo, erano evidentemente assenti con la mente. Nel piano Tari, approvato a dicembre, che i consiglieri possono tranquillamente trovare sul sito istituzionale dell'ente, non è previsto alcun aumento rilevante in ordine a tale tributo. Attendo, infine, con piacere la discussione dell'apposito ordine del giorno che i due esponenti dem intendono proporre su questo tema, per fornire ulteriori elementi di valutazione a loro, ai consiglieri e soprattutto alla città, con fatti concreti, e ben al di là delle parole. Anche se non sono così certo che sarà presentato, visti i precedenti non proprio fortunati che contraddistinguono gli ordini del giorno presentati in consiglio comunale dai due esponenti del Pd".

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