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L'Amministrazione Comunale risponde ai consiglieri D'Asta e Chiavola sulla questione delle Royalties

Documento del 12/09/2016

UFFICIO STAMPA

Comunicato n.667

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE RISPONDE AI CONSIGLIERI D’ASTA E CHIAVOLA SULLA QUESTIONE DELLE ROYALTIES

L’Amministrazione Comunale interviene, come segue, in merito ad alcune dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa in merito alle royalties dai consiglieri comunali del Pd, Mario D’Asta e Mario Chiavola.
“Se prima nutrivamo dubbi sul quadro clinico del Pd, affetto da patologia autoassolutoria diffusa, aggravata da smemoratezza collettiva, ora, leggendo le dichiarazioni dei consiglieri D’Asta e Chiavola, abbiamo la certezza che la situazione è ancora più complessa. A parte termini quali “patema d’animo”, che ci impongono di invitarli immediatamente a rilassarsi un po’, preoccupa soprattutto la continua ed evidente contraddizione nel trattare, a distanza di pochi mesi o settimane, le medesime problematiche. E’ il caso della solita, ennesima, questione royalties. Il refrain, è il solito: secondo i due consiglieri l’unico obiettivo dell’Amministrazione è quello di “tartassare i ragusani, noncurante del drenaggio finanziario che arriva nelle casse comunali grazie alle royalties, spalmate nei vari capitoli di bilancio come se nulla fosse, creando scompensi non di poco conto ai danni delle tasche dei cittadini”. Ed una premessa: quando nel 2014 l’Amministrazione Comunale non aveva introdotto la Tasi, gli stessi che oggi si lamentano, avevano rivolto ampie critiche nei confronti di questa scelta. Poi è arrivato il momento del drastico taglio ai trasferimenti degli enti locali da parte di Stato e Regione, nonché, come nel caso delle bollette idriche,  la scelta, sempre dello Stato, di imporre la copertura dei costi a totale carico dei cittadini. Mosse, come abbiamo avuto modo di ribadire più volte, da Robin Hood al contrario.  Tornando alla questione royalties, una volta per tutte, è bene fare chiarezza in questo senso, con un esempio. Quale padre di famiglia potrebbe mai accettare il fatto di prelevare i risparmi accumulati dal proprio figlio per iscriversi all’Università, magari frutto di qualche piccolo impegno estivo, per coprire le spese essenziali della propria famiglia, quali magari l’affitto, o le bollette, o la spesa mensile di famiglia per i generi alimentari? L’Amministrazione Comunale ha fatto proprio il contrario, ovvero ha evitato di coprire i costi per le spese obbligatorie con introiti straordinari quali le royalties. Ed ora, secondo i consiglieri comunali del Pd, peraltro in totale contrasto con la linea seguita da qualche esponente democratico a livello regionale, dovremmo fare l’esatto contrario. Proprio come se il padre di famiglia del precedente esempio, sottraesse i risparmi per l’università al proprio figlio. Non commentiamo gli altri rilievi che vengono mossi al Movimento 5 Stelle, ed alla maggioranza, perché riteniamo che, una volta per tutte, sia prioritario per i democratici ritagliarsi un momento per stabilire una linea unanime di pensiero, evitando così cattive figure. Capiamo lo spirito di solidarietà nell’occuparsi dei problemi degli altri, ma forse sarebbe meglio, magari con un congresso, occuparsi prima dei propri, almeno per parlare con una sola voce. Sulle dichiarazioni del consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo, Gianluca Morando, come direbbero gli scettici, in assenza di ulteriori informazioni sul gruppo stesso e sulla sua attuale collocazione politica, preferiamo astenerci da qualsiasi commento o giudizio”.


Ragusa 9/09/2016

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