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Mostra abiti dell' 800 siciliano - L’amministrazione comunale soddisfatta per l’afflusso di pubblico
Documento del 22/12/2015
UFFICIO STAMPA
Comunicato n. 964
Grande successo di pubblico nelle prime due giornate di apertura della mostra in anteprima di abiti dell’Ottocento siciliano della Collezione Gabriele Arezzo Trifiletti sul tema “Estetica, vanità e mutamento”, presso il Castello di Donnafugata, con ben 330 presenze sabato, 19 dicembre, e 400 domenica, 20 dicembre.
Esprime soddisfazione l’amministrazione comunale per il ragguardevole riscontro che evidenzia l’apprezzamento dei visitatori per la singolarità dell’evento espositivo, organizzato dal Comune di Ragusa e curato dal l’architetto Giuseppe Nuccio Iacono, e dei suoi risvolti estetici e storici . Ventiquattro sono gli abiti d’epoca esposti nelle sale del piano nobile del Castello di Donnafugata, alcuni molto prestigiosi come quelli appartenuti al musicista Vincenzo Bellini e alla Contessa Conception Miramon o l’abito che ispirò il celeberrimo film di Luchino Visconti “Il Gattopardo”. L’esposizione potrà essere visitata fino a maggio 2016.
Ragusa 22/12/2015
Comunicato n. 964
Grande successo di pubblico nelle prime due giornate di apertura della mostra in anteprima di abiti dell’Ottocento siciliano della Collezione Gabriele Arezzo Trifiletti sul tema “Estetica, vanità e mutamento”, presso il Castello di Donnafugata, con ben 330 presenze sabato, 19 dicembre, e 400 domenica, 20 dicembre.
Esprime soddisfazione l’amministrazione comunale per il ragguardevole riscontro che evidenzia l’apprezzamento dei visitatori per la singolarità dell’evento espositivo, organizzato dal Comune di Ragusa e curato dal l’architetto Giuseppe Nuccio Iacono, e dei suoi risvolti estetici e storici . Ventiquattro sono gli abiti d’epoca esposti nelle sale del piano nobile del Castello di Donnafugata, alcuni molto prestigiosi come quelli appartenuti al musicista Vincenzo Bellini e alla Contessa Conception Miramon o l’abito che ispirò il celeberrimo film di Luchino Visconti “Il Gattopardo”. L’esposizione potrà essere visitata fino a maggio 2016.
Ragusa 22/12/2015
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