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Trasferimento di ortopedia a traumatologia al Presidio Ospedaliero Civile: il Vice Sindaco scrive al Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera
Documento del 24/01/2007
UFFICIO STAMPA
COMUNICATO N.51
TRASFERIMENTO DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA
DAL PRESIDIO OSPEDALIERO M.P. AREZZO
AL PRESIDIO OSPEDALIERO CIVILE
IL VICE SINDACO E ASSESSORE ALLA SANITA' COSENTINI SCRIVE
AL DIRETTORE GENERALE DELL'AZIENDA OSPEDALIERA
“OSPEDALI RIUNITI CIVILE E OMPA”
Il trasferimento del Reparto di Ortopedia dall'OMPA all'Ospedale Civile di Ragusa ha spinto il Vice Sindaco e Assessore alla Sanità Giovanni Cosentini ad inviare una nota al Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti Civile e OMPA” e per conoscenza all'Assessore Regionale alla Sanità.
Secondo il rappresentante dell'Amministrazione Comunale “l’opinione pubblica ragusana sta seguendo con la massima apprensione la situazione che sta interessando gli ospedali del territorio, per il trasferimento del reparto di ortopedia dell’OMPA all’Ospedale Civile di Ragusa, dovuto alla momentanea inagibilità delle sale operatorie dell’OMPA che necessitano di adeguamenti indifferibili ed urgenti”.
Nella nota il Vice Sindaco aggiunge:
”Come è noto la sanità è un bene imprescindibile per la collettività e l’attenzione dei cittadini è massima per ogni argomento che la riguarda, così come il coinvolgimento individuale e collettivo. A maggior ragione ogniqualvolta la stampa apre una nuova pagina per parlare di “malasanità” o cercando “scoop” giornalistici come l’attuale presunto scandalo sulla mancanza di igiene degli ospedali. Insomma, ciascun cittadino non appena si parla di salute si sente coinvolto in maniera diretta pensando ad un bene prezioso che riguarda o comunque può riguardare se stesso e i suoi cari. Il trasferimento avvenuto in modo forse troppo affrettato sta già procurando notevoli disagi causati dall’inadeguatezza dei locali e difficoltà organizzative presso le sale operatorie dell’Ospedale Civile, essendo stato rimodulato il calendario operatorio e causandosi così una notevole diminuzione delle sedute per i reparti già esistenti, i quali si sono dovuti adeguare alle necessità indiscutibili della unità di ortopedia. Questa situazione, che pare dovrà perdurare, procurerà un sicuro calo nell’attività operatoria già programmata di tutte le unità operative chirurgiche, avendo come naturale conseguenza un aumento dei tempi di attesa delle liste operatorie”.
Alla luce di tali considerazioni il Vice Sindaco Cosentini invita il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Civile e OMPA “a valutare se poteva risultare più opportuno non trasferire il reparto di ortopedia ed affrontare solo le urgenze e le emergenze con la collaborazione di tutti i reparti, dato che le sale operatorie dell’OMPA dovranno essere rimesse in funzione entro due mesi circa”.
“In tutti i casi – conclude così la sua nota l'Amministratore comunale - è necessario verificare che questa situazione risulti realmente, sia per gli operatori sanitari sia per l’utenza che attende di essere chiamata dopo una lunga lista d’attesa (che in tali condizioni stenta ad essere smaltita), temporanea e non definitiva come, secondo alcune voci che si stanno diffondendo, si teme che sia”.
Ragusa 24/01/2007
COMUNICATO N.51
TRASFERIMENTO DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA
DAL PRESIDIO OSPEDALIERO M.P. AREZZO
AL PRESIDIO OSPEDALIERO CIVILE
IL VICE SINDACO E ASSESSORE ALLA SANITA' COSENTINI SCRIVE
AL DIRETTORE GENERALE DELL'AZIENDA OSPEDALIERA
“OSPEDALI RIUNITI CIVILE E OMPA”
Il trasferimento del Reparto di Ortopedia dall'OMPA all'Ospedale Civile di Ragusa ha spinto il Vice Sindaco e Assessore alla Sanità Giovanni Cosentini ad inviare una nota al Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti Civile e OMPA” e per conoscenza all'Assessore Regionale alla Sanità.
Secondo il rappresentante dell'Amministrazione Comunale “l’opinione pubblica ragusana sta seguendo con la massima apprensione la situazione che sta interessando gli ospedali del territorio, per il trasferimento del reparto di ortopedia dell’OMPA all’Ospedale Civile di Ragusa, dovuto alla momentanea inagibilità delle sale operatorie dell’OMPA che necessitano di adeguamenti indifferibili ed urgenti”.
Nella nota il Vice Sindaco aggiunge:
”Come è noto la sanità è un bene imprescindibile per la collettività e l’attenzione dei cittadini è massima per ogni argomento che la riguarda, così come il coinvolgimento individuale e collettivo. A maggior ragione ogniqualvolta la stampa apre una nuova pagina per parlare di “malasanità” o cercando “scoop” giornalistici come l’attuale presunto scandalo sulla mancanza di igiene degli ospedali. Insomma, ciascun cittadino non appena si parla di salute si sente coinvolto in maniera diretta pensando ad un bene prezioso che riguarda o comunque può riguardare se stesso e i suoi cari. Il trasferimento avvenuto in modo forse troppo affrettato sta già procurando notevoli disagi causati dall’inadeguatezza dei locali e difficoltà organizzative presso le sale operatorie dell’Ospedale Civile, essendo stato rimodulato il calendario operatorio e causandosi così una notevole diminuzione delle sedute per i reparti già esistenti, i quali si sono dovuti adeguare alle necessità indiscutibili della unità di ortopedia. Questa situazione, che pare dovrà perdurare, procurerà un sicuro calo nell’attività operatoria già programmata di tutte le unità operative chirurgiche, avendo come naturale conseguenza un aumento dei tempi di attesa delle liste operatorie”.
Alla luce di tali considerazioni il Vice Sindaco Cosentini invita il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Civile e OMPA “a valutare se poteva risultare più opportuno non trasferire il reparto di ortopedia ed affrontare solo le urgenze e le emergenze con la collaborazione di tutti i reparti, dato che le sale operatorie dell’OMPA dovranno essere rimesse in funzione entro due mesi circa”.
“In tutti i casi – conclude così la sua nota l'Amministratore comunale - è necessario verificare che questa situazione risulti realmente, sia per gli operatori sanitari sia per l’utenza che attende di essere chiamata dopo una lunga lista d’attesa (che in tali condizioni stenta ad essere smaltita), temporanea e non definitiva come, secondo alcune voci che si stanno diffondendo, si teme che sia”.
Ragusa 24/01/2007
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