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Rideterminazione della portata minima del fiume Irminio
Documento del 20/07/2006
COMUNICATO N. 265
RIDETERMINAZIONE DELLA PORTATA
MINIMA VITALE DEL FIUME IRMINIO
Rivalutare la portata minima vitale per il fiume Irminio rivedendo il protocollo d'intesa del 24/11/94 non ancora attuato e più volte disatteso dalle varianti predisposte nella esecuzione dei lotti precedentemente realizzati. Ad avanzare tale richiesta sono il Sindaco Nello Dipasquale e l'Assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Brinch che hanno inviato una nota all'Agenzia Regionale Tutela dei Rifiuti e delle Acque di Palermo, all'Ente Sviluppo Agricolo di Palermo, alla Provincia Regionale di Ragusa, all'ATO idrico di Ragusa, all'A.R.P.A. di Ragusa, al Genio Civile, ai Sindaci dei Comuni di Modica e Scicli, al Consorzio di Bonifica di Ragusa.
“Questa Amministrazione - scrivono il Sindaco Di Pasquale e l'Assessore Brinch – pone all'attenzione dei superiori Enti la grave situazione idrica delle frazioni marinare a seguito della più volte rilevata presenza di nitrati nelle principali fonti di approvvigionamento a servizio della rete idrica di Marina di Ragusa e dintorni. Tale fenomeno ormai generalizzato ci impegna a trovare ogni possibile soluzione per garantire la sicurezza alla cittadinanza”.
“Per tale problematica - continua la nota – si sta prendendo in considerazione la possibilità di utilizzare nuove fonti di approvvigionamento idrico che sono in corso di monitoraggio da parte dell'A.R.P.A di Ragusa; altrettanto timore viene rappresentato per la tutela ambientale del fiume Irminio sia per quanto attiene la salvaguardia dell'habitat sia per la ricarica o il potenziale depuramento delle falde acquifere del bacino del Fiume stesso”.
I due amministratori comunale nella stessa nota fanno rilevare che a valle della Diga S. Rosalia esistono di quattro campi pozzi, per un totale di 15 pozzi, da cui il Comune di Ragusa attinge buona parte delle proprie risorse.
Ragusa 20/07/2006
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