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Porto di Marina di Ragusa: precisazione del Commissario Straordinario
Documento dello 09/05/2006
COMUNICATO N.146
PRECISAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO
ALL’ARTICOLO PUBBLICATO SUL “GIORNALE DI SICILIA”
EDIZIONE DEL 6 MAGGIO CRONACA DI RAGUSA
“LAVORI AL PORTO, POIDOMANI ESTROMESSO.
E’ POLEMICA SUL NUOVO RESPONSABILE”
In merito alla questione dell'incarico, con apposita determina commissariale, dell'ing. Michele Scarpulla, dirigente ad interim per la direzione del VII Settore, quale Responsabile Unico del Procedimento per il i lavori del porto turistico di Marina di Ragusa, Il Commissario Straordinario, dott. Ernesto Bianca, alla luce delle notizia riportata dal Giornale di Sicilia, intende precisare quanto segue:
“All’ing. Francesco Poidomani non è stato revocato dall'Amministrazione alcun incarico; con il venir meno del rapporto contrattuale di dirigente del Comune, lo stesso - di diritto - è decaduto da tutti gli incarichi in precedenza affidatigli nella sua qualità di dipendente e dirigente comunale (presidenza della Commissione Edilizia. PIT manager, Responsabile Unico del Procedimento di vari Lavori Pubblici, etc). Poiché si tratta di incarichi che non possono avere soluzione di continuità, il Dirigente incaricato ad interim per la direzione del 7° settore, ha doverosamente proposto al sottoscritto, nella qualità di Commissario dell'Ente, l’adozione di una determinazione per le nuove nomine, ricompresa, tra l’altro, quella di R.U.P. per i lavori del porto turistico a Marina di Ragusa. E’ del tutto plausibile che la scelta per tale incarico sia ricaduta sullo stesso proponente ing. Michele Scarpulla, per le indicazioni dettate a tal riguardo dall'art. 14 della L.109/94 secondo cui l’incarico va affidato a tecnico dipendente dell’Ente di adeguata competenza. Un incarico di tale rilevanza tecnica ed economica non poteva non essere affidato ad un tecnico ricoprente il massimo livello di responsabilità e quindi ad un dirigente tecnico. Dei tre dirigenti tecnici in organico, l’ing. Scarpulla, essendo ingegnere civile idraulico, presenta il profilo professionale più indicato a svolgere l’incarico in questione”.
“Relativamente all’irreale “compenso di 390.000 Euro che dovrebbe essere corrisposto al dirigente - continua il Commissario - rilevo anzitutto che non si tratta di un compenso professionale (ammissibile solo per i liberi professionisti e non per i pubblici dipendenti remunerati con l’omnicomprensività dello stipendio), bensì di un incentivo economico che la legge riconosce ai tecnici dipendenti coinvolti nell’attività di progettazione e direzione dei LL.PP., compresa quella del RUP, per l’elevato grado di responsabilità che tali soggetti sono chiamati ad assumere a titolo personale; e rilevo altresì, che la cifra indicata è errata, in quanto il compenso è pari complessivamente a meno di 100.000 Euro al lordo delle tasse, trattenute a monte dall’Amministrazione (circa il 50%). Della rimanente somma, inoltre, circa il 30% va riconosciuta al precedente RUP (ing. Poidomani) per l’attività svolta a tutto il 27 marzo u.s.”.
“Quanto sopra a precisazione delle inesatte informazioni diffuse ed a conferma della doverosità della determinazione adottata (oltre che, naturalmente, della sua conformità a legge)”.
“L'Amministrazione – conclude il Commissario – valuterà, in ogni caso, eventuali comportamenti o affermazioni di terzi che risultino lesivi del buon nome dell'Ente, riservandosi ogni azione di legge a tutela”.
Ragusa 9/05/2006
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