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PON - il Comune aderisce alla Convenzione
Documento del 21/04/2005
UFFICIO STAMPA
COMUNICATO STAMPA N. 227
IL COMUNE DI RAGUSA ADERISCE ALLA CONVENZIONE DEL PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE “SICUREZZA PER LO SVILUPPO DEL MEZZOGIORNO D'ITALIA 2000 - 2006”
Il Comune di Ragusa ha deciso di aderire al Programma Operativo Nazionale (PON) “Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d'Italia 2000- 2006” - progetto “Una rete socio – istituzionale per contrastare l'illegalità favorendo la crescita della cultura del lavoro regolare”.
“Lo spirito dell'adesione a tale progetto”, dichiara il Sindaco, “è quello di reprimere i comportamenti illegali ed alimentare una denuncia culturale collettiva contro chi ricorre al lavoro irregolare, in tutte le sue forme”.
Tale comportamento, infatti, danneggia non solo le imprese, che devono fare i conti con la concorrenza sleale delle aziende che operano irregolarmente, ma anche dei lavoratori, che vedono ridotti i loro diritti, in primo luogo quello ad avere un lavoro regolare, e della comunità intera, su cui ricade il peso della crescita dell'insicurezza nello svolgimento dell'attività lavorativa e dell'elusione degli obblighi contributivi e degli introiti fiscali.
Il Comune aveva già iniziato ad occuparsi del problema generale del lavoro sommerso quando, un anno fa, ha promosso e sottoscritto con le parti sociali il “Protocollo per la tutela del lavoro regolare in edilizia”.
Ragusa 21 aprile 2005
COMUNICATO STAMPA N. 227
IL COMUNE DI RAGUSA ADERISCE ALLA CONVENZIONE DEL PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE “SICUREZZA PER LO SVILUPPO DEL MEZZOGIORNO D'ITALIA 2000 - 2006”
Il Comune di Ragusa ha deciso di aderire al Programma Operativo Nazionale (PON) “Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d'Italia 2000- 2006” - progetto “Una rete socio – istituzionale per contrastare l'illegalità favorendo la crescita della cultura del lavoro regolare”.
“Lo spirito dell'adesione a tale progetto”, dichiara il Sindaco, “è quello di reprimere i comportamenti illegali ed alimentare una denuncia culturale collettiva contro chi ricorre al lavoro irregolare, in tutte le sue forme”.
Tale comportamento, infatti, danneggia non solo le imprese, che devono fare i conti con la concorrenza sleale delle aziende che operano irregolarmente, ma anche dei lavoratori, che vedono ridotti i loro diritti, in primo luogo quello ad avere un lavoro regolare, e della comunità intera, su cui ricade il peso della crescita dell'insicurezza nello svolgimento dell'attività lavorativa e dell'elusione degli obblighi contributivi e degli introiti fiscali.
Il Comune aveva già iniziato ad occuparsi del problema generale del lavoro sommerso quando, un anno fa, ha promosso e sottoscritto con le parti sociali il “Protocollo per la tutela del lavoro regolare in edilizia”.
Ragusa 21 aprile 2005
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