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Consulta Famiglia seminario di approfondimento e convegno-dibattito

Documento del 12/11/2004

2004 - Anno Internazionale della Famiglia


Ragusa, 19 novembre 2004
Sala AVIS
Ore 9.00 – 13.00

SEMINARIO DI APPROFONDIMENTO
(dedicato soprattutto ai Funzionari e Responsabili dei Servizi Sociali dei Comuni del Distretto 44, ai rappresentanti delle Associazioni Familiari)


“POLITICHE FAMILIARI LOCALI: QUALE SPAZIO PER LE FAMIGLIE ?”


Saluto del Sindaco
Dr. T. Solarino

Saluto dell’Assessore ai Servizi Sociali
Prof. C. La Porta

Introduzione
Dr. Adriano De Nicola

Moderatore
Dr. Alessandro Licitra (Dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Ragusa)

Famiglia e sussidiarieta': esperienze a confronto

Scopo della sussidiarietà è quello di favorire il protagonismo delle famiglie e la loro “presa in carico” di “pezzi” di vita quotidiana e di fasce di età che attualmente sono nella cura di agenzie educative ed assistenziali esterne alla famiglia stessa. Nella ridefinizione del protagonismo familiare però si possono individuare percorsi articolati che modulino l’autonomia e la capacità di progettarsi della famiglia stessa. Secondo alcuni studiosi si sono affermati due modelli di politiche sociali: il modello cosiddetto lib/lab e un modello a maggiore promozione societaria. Per esempio, nell’affrontare il problema dell’accudimento dei bambini da 0 a 3 anni, si possono proporre due soluzioni:
modello lib/lab: nido comunale e/o baby-sitter privata
modello societario: nidi famiglia e tagesmutter.
Entrambi i modelli non sono scevri da rischi che possono portare a mancare clamorosamente gli obiettivi che si erano prefissati. Alcune Regioni italiane hanno già realizzato esperienze di maggiore partecipazione sociale.

Relatore: Avv. Grassani durata 20 minuti

Equità e redistribuzione nelle politiche sociali locali

Recentemente è stato introdotto l’ISEE come parametro per l’accesso alle prestazioni e alle agevolazioni sociali. Si è visto però che questa novità non è stata affatto indolore nelle gestione delle politiche sociali. Sia analisi statistiche che le prime esperienze sul campo hanno evidenziato come ci sia stato una redistribuzione nella fruizione di tali servizi con intere categorie che rischiano di perdere tali prestazioni a vantaggio di altre fasce di cittadini prima parzialmente escluse. Si tratta di capire se questa redistribuzione reca con se criteri di equità sociali, i vantaggi che ne possono trarre le famiglie, se sia possibile – e, laddove sia stato realizzato, con quali meccanismi – una politica tariffaria che riconosca il ruolo fondante della famiglia e protegga le famiglie a rischio di cadere in povertà.

Relatore: Dr. Malfer durata 20 minuti

Coffee break

Il ruolo delle famiglie nelle politiche sociali locali

Una delle critiche storiche che si sono sempre mosse al sistema di protezione sociale è l’aver sempre considerato la famiglia “oggetto” delle politiche sociali, ed meritevole di attenzione “solo se” nel suo contesto vivono persone in qualche modo svantaggiato; pochissima importanza alla famiglia in quanto tale, ed inoltre nessun riconoscimento della famiglia come risorsa della società. Negli ultimi anni diverse leggi nazionali, ma anche la legislazione regionale siciliana, hanno insistito su un nuovo protagonismo familiare.

Relatore: Sig. Nicola Lo Castro durata 20 minuti

Dibattito
(interventi liberi e preordinati)

Conclusioni
Prof. Carmelo la Porta

Sala AVIS
Ore 16.30 - 20.00

CONVEGNO - DIBATTITO
(aperto alle forze politiche e sociali, alle associazioni e ai cittadini)

UNA POLITICA A MISURA DI FAMIGLIA
idee e progetti per una società solidale


Saluto del Sindaco


La famiglia e il Forum delle Associazioni familiari

Prima di addentrarci nel vasto ed intricato mondo del sistema di protezione sociale, non possiamo esimerci dall’affrontare il problema di definire cosa è famiglia. La nostra costituzione promuove all’art.29 la famiglia costituita dal vincolo del matrimonio civile o religioso. La realtà ci manifesta come anche la famiglia è andata incontro a processi di frammentazione tanto da poter parlare di pluralizzazione delle forme familiari. In questo universo liquido è difficile mantenere dei punti di riferimento. Chiaramente se non definiamo l’oggetto del nostro interesse, rischiamo di non centrare bene l’obiettivo.

Relatore: Sig. Nicola Lo Castro durata 20 minuti

La Famiglia, soggetto sociale e promotore del bene comune

Nonostante la difficoltà a definire concetti come famiglia e bene comune, alcuni principi possono essere assunti come fondamentali. La famiglia mantiene un primario valore sociale, sia dal punto di vista etico-culturale sia per quanto riguarda la realizzazione del cosiddetto bene comune.
Quando un uomo e una donna si sposano e mettono al mondo dei figli, entrano in una dimensione di amore maturo che al tempo stesso li sfida e li trasforma dall’interno. In famiglia per la prima volta si impara cosa è importante o no nella vita, e si filtrano immagini e proposte valoriali provenienti dai diversi ambiti della vita quotidiana e dai mass-media. Finchè c’è all’interno della famiglia un cuore che ama, la famiglia è la palestra della società.
Se poi consideriamo come bene tutto ciò che aggiunge un “di più” di umanità alla persona e come “comune” la capacità di questa progressiva umanizzazione a diventare “valore di scambio”, a diffondersi nella società intesa come rete di relazioni umane, allora non possiamo non considerare la famiglia, società in miniatura, al servizio del bene comune. (Se possibile, accennare a esperienze concrete)

Relatore: Ass. Servizi Sociali Provincia di Trento durata 20 minuti

Le nuove emergenze sociali, rischi ed opportunita’ : il nuovo ruolo
della “società delle associazioni”

Globalizzazione, guerra, euro, immigrazione, scandali finanziari ….. sembrano solo titoli da telegiornale fin quando non incidono, talvolta in maniera drammatica, nel nostro vissuto personale e quotidiano. Il risultato è stato un profondo sconvolgimento del nostro tessuto sociale, con l’emergere di nuove forme di disagio. Quali insidie e quali scommesse dovremo affrontare? Con quali mezzi? Quali obiettivi?
La risposta a questa domanda è data dal nuovo ruolo della “società delle associazioni” o “società associata”, nuovo soggetto sociale, che assume su di sè la promozione della cultura familiare e i relativi servizi.

Relatore: Avv. Grassani durata 20 minuti

La Riforma dello Stato Sociale e il ruolo della Famiglie. La Legge Reg. 10/2003
La regione siciliana non è certamente l’ultima regione italiana in quanto a legislazione in favore della famiglia. Si tratta di capire quali obiettivi sono stati individuati in una prima fase (adozioni internazionali, assegno familiare per i figli, aiuti alle giovani coppie, registro associazioni) come è stato perseguito dal punto di vista tecnico l’obiettivo (leggi, decreti, tavoli di concertazione, progetti …. e come finanziati) come si svolgono i controlli di qualità sugli obiettivi individuati, il ruolo della associazioni di promozione familiare nel raggiungimento di questi traguardi.

Relatore: Dr. S. Taormina durata 30 minuti

Dibattito

Conclusioni
Prof. C. La Porta

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