Primo Piano
In funzione l’ecostazione di Largo San Paolo realizzata con fondi europei
Documento del 24/12/2014
L’ecostazione è il risultato di un progetto pilota finanziato con fondi europei nell’ambito del progetto generale SMOT a cui partecipano 5 distretti storici: Cordoba (Spagna), Ragusa (Italia), Sfax (Tunisia), Al-Salt (Giordania) e Alessandria (Egitto). L’obiettivo è quello di sviluppare e testare modelli su misura di gestione e raccolta dei rifiuti, sviluppando un piano di riferimento per le città storiche di tutto il bacino del Mediterraneo e accrescendo le competenze delle autorità pubbliche nella pianificazione e gestione dei rifiuti nelle aree storiche. Partner del progetto ragusano sono il Comune di Ragusa e Svi.Med onlus, che gestirà il funzionamento del centro fino al 2015.
Presso l’ecostazione i cittadini possono conferire carta, cartone, plastica, vetro, lattine, piccoli RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), lampadine, toner/cartucce, bombolette spray, pile e farmaci.
L'ecostazione sarà aperta al pubblico nei giorni:
- lunedì, mercoledì e sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00
- martedì e giovedì dalle ore 16.00 alle ore 20.00.
Il sistema di pesatura si avvale di un software all’avanguardia che, come ha sottolineato l’assessore ai Servizi Ecologici Antonio Zanotto, “permetterà ai cittadini di visitare su internet la propria pagina, verificare la quantità dei rifiuti conferiti ed il punteggio totalizzato, che può essere cumulato al punteggio eventualmente conseguito nel centro di raccolta della zona artigianale, finalizzato alla riduzione della tassa sui rifiuti. La bilancia, in caso di guasto di connessione, funzionerà anche manualmente”.
I cittadini, attraverso la propria pagina, potranno anche interagire con il servizio chiedendo informazioni o rivolgendo domande che andranno poi ad aumentare i dati di un database di domande e risposte. “”Non è solo un posto dove i cittadini vengono a conferire rifiuti – spiega la responsabile di Svi.Med, dott.ssa Barbara Sarnari, ma l’idea è quella di coinvolgere gli utenti, ed anche la scuola, in processi partecipativi e di crescita, mostrare come un rifiuto possa avere un ciclo di rinascita, possa diventare risorsa, come si possono creare oggetti con materiale di scarto. I rifiuti non sono da nascondere, ma da mostrare, possiamo immaginare di divenire un centro di informazione anche turistica, far vedere come può essere civile una popolazione nel sapere gestire i propri rifiuti”.
E’ sull’aspetto culturale e formativo del progetto che il sindaco Federico Piccitto pone l’attenzione “Stiamo cercando di mettere in campo azioni che vanno tutte nella stessa direzione: sensibilizzare i cittadini ad avere un approccio corretto rispetto ai rifiuti, diffondere la cultura non solo di pratiche di risparmio, ma anche di attenzione al riuso dei materiali”.
F.M.



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