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"Sereno Variabile" di Rai 2: Ragusa andata in onda il 9 marzo scorso
Documento dello 05/03/2013
Per realizzare il servizio Rai 2 ha chiesto la collaborazione del Comune di Ragusa che è stata prestata, su indicazione del Commissario Straordinario dr.ssa Margherita Rizza, dal Capo Ufficio Stampa dell'Ente. Tra le istituzioni ed organismi coinvolti per la realizzazione delle riprese, la Soprintendenza ai Beni Culturali di Ragusa, il Settore Cultura e Beni culturali del Comune, il Circolo di Conversazione di Ragusa Ibla, Il Museo del Duomo di San Giorgio, il Corfilac.
Il viaggio di Osvaldo Bevilacqua per “Sereno Variabile” alla scoperta del nostro territorio ha messo in evidenza diversi giacimenti culturali come il sito archeologico della Grotta delle Trabacche, il Castello di Donnafugata, Cava Gonfalone, il Duomo di San Giorgio ed altri monumenti del centro storico dichiarati dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità. In vetrina anche il Porto Turistico di Marina di Ragusa, la Cacioteca del Corfilac, i prodotti dell'artigianato con lo sfilato siciliano e quelli dell’enogastronomia, le figure in terracotta di un noto ceramista ragusano.
In oltre quattro giorni di riprese Osvaldo Bevilacqua è stato accompagnato alla scoperta dei luoghi più affascinanti del territorio ibleo dal prof. Giovanni Distefano, Direttore del Parco Archeologico di Camarina, dalla dr.ssa Elide Ingallina, Capo servizio del Settore Cultura e Beni Culturali del Comune, dalla dr.ssa Ivana Piccitto del Corfilac, dall'Architetto Giorgio Battaglia dirigente del Dipartimento Regionale Beni Culturali e progettista di Cava Gonfalone, dal dott. Andrea Ottaviano, da Padre Pietro Floridia Parroco del Duomo di San Giorgio, dell’ing. Giuseppe Arezzo, dal prof. Giorgio Flaccavento, da Salvatore Calà, direttore del Porto Turistico di Marina di Ragusa. Nella trasmissione che è andata in onda lo scorso 9 marzo ha trovato spazio anche l'esibizione, particolarmente suggestiva, di un gruppo amatoriale di musicisti ragusani che si è esibito con canti in dialetto ai piedi della scalinata di Palazzo Cosentini.
G.B.



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