Un “Patto per Ragusa sicura” è stato sottoscritto il 21 aprile scorso tra il sindaco di Ragusa Nello Dipasquale ed il prefetto di Ragusa Francesca Cannizzo. L’atto congiunto, che rimanda all’accordo quadro sul tema della sicurezza firmato nel 2007 dal Ministero dell’Interno e dall’ANCI, consentirà di sviluppare azioni sinergiche e progetti specifici in materia di sicurezza integrata, contrastando la criminalità urbana e migliorando le condizioni di vivibilità dei cittadini. L’iter per mettere a punto l’atto finale ha impegnato l’amministrazione comunale per circa due anni, avvalendosi della collaborazione del consigliere comunale Filippo Frasca, esperto in materia. La costituzione da parte del Prefetto di un “gruppo di lavoro sicurezza” (coordinato dal rappresentante del Prefetto, composto da un rappresentante del Sindaco di Ragusa, da un rappresentante della Questura, da un rappresentante dell’Arma dei Carabinieri, da un rappresentante della Guardia di Finanza e dal comandante della Polizia Municipale) e di un “fondo speciale” assicureranno l’attuazione del patto, a cui potranno aderire altri enti locali della provincia, sottoscrivendo le linee guida già stabilite e con una partecipazione economica a proprio carico. In fase di prima attuazione il contributo a carico del Comune di Ragusa è quantificato in 51.000 euro. Le attività su cui maggiormente saranno concentrati obiettivi e progetti dell’ente comunale si riferiscono al potenziamento della video-sorveglianza, alla prevenzione della marginalità sociale, al miglioramento e potenziamento della rete di illuminazione pubblica, alla manutenzione viaria e delle aree di verde pubblico, alla riqualificazione di aree urbane. “Oltre ad essere la prima città in provincia ad attivare questo strumento – sottolinea il primo cittadino – credo che Ragusa rappresenti anche uno dei pochi esempi in Sicilia e nel meridione. Abbiamo sempre tenuto in grande considerazione nelle nostre scelte amministrative la questione sicurezza con l’installazione, ad esempio, di impianti di video-sorveglianza in punti strategici del centro storico finalizzata alla prevenzione ed alla tutela dei cittadini e dei beni architettonici”.

L’attivazione di moduli operativi d’intervento congiunto tra Forze dell’Ordine e Polizia Municipale riguarderà un sistema articolato di controllo con particolare riferimento agli esercizi e locali pubblici, ai circoli privati in materia di igiene, inquinamento acustico o ambientale, abusivismo. Servirà poi a contrastare la vendita di alcolici ai minori, il fenomeno dell’usura e del racket, l’esercizio della prostituzione e degli abusi sulle persone fisiche, lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento di manodopera, il lavoro nero o clandestino, elementi critici di degrado e illegalità, a potenziare la sicurezza stradale e la tutela ambientale. Grande attenzione è posta da entrambe le istituzioni sul fronte della prevenzione. In base alle proprie competenze il terreno d’azione sarà quello di rafforzare le politiche di sostegno alle fasce più deboli della popolazione, di integrazione sociale e culturale degli immigrati, di favorire percorsi di educazione alla legalità, rivolti soprattutto alle scuole, e di reinserimento sociale.
Campagne di sensibilizzazione sui temi legati alla sicurezza, coordinamento con il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, formazione degli operatori, condivisione di circuiti informativi telematici saranno strumenti fondamentali per mettere in moto un meccanismo efficace nel conseguimento di un bene pubblico come la sicurezza urbana e la qualità della vita.