Primo Piano
4 Novembre 2009 - Festa dell'Unità d'Italia e delle Forze Armate
Documento dello 06/11/2009
Pubblichiamo di seguito il testo dell'intervento di S.E. Il Prefetto di Ragusa Francesca Cannizzo.
Buongiorno a tutti i presenti ed un abbraccio ai nostri studenti qui convenuti.
La festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, che oggi celebriamo in tutto il Paese, da un'ottica superficiale e disattenta potrebbe apparire anacronistica e di circostanza.
Solo chi vive in questo momento storico non si può rendere conto, invece, dell'importanza e dell'entusiasmo che la coscienza popolare ascrive a questa ricorrenza, che simboleggia due concetti inscindibili: l'Unità Nazionale e le Forze Armate.
Oggi più che mai si avverte la necessità e l'ineluttabilità dell'Unità Nazionale in un momento storico che si dirige verso la disgregazione delle sovranità nazionali in favore delle parcellizzazioni, marcando le differenze etniche, storiche, culturali ed economiche. E non a caso l'idea dell'Unità Nazione viene associata alle Forse Armate che, ancorchè lontane dalle ultime operazioni belliche di più di mezzo secolo, sono presenti e vive più che mai nel rappresentare al meglio la nostra Nazione all'Estero.
Ritengo superfluo in questa circostanza dilungarmi nell'illustrare gli impegni delle Forze Armate Italiane, dal momento che l'ammirazione e la considerazione che circondano i nostri contingenti militari impegnati all'Estero sono sovente oggetto di grandissimi riconoscimenti da parte dei Rappresentanti degli altri Paesi impegnati e, ciò che più conta, dalla gente dei territori assistiti, che riconoscono eccellente professionalità – e quella sorprendente umanità – che scorre nel corredo genetico degli Italiani.
Oggi la grandissima considerazione verso le nostre Forze Armate, che a proposito di Unità Nazionale, provengono da tutte le aree della penisola, da tutti i ceti sociali e da tutte le estrazioni culturali (bellissimo esempio di Unità), non si esprime solo nei momenti della tristezza e nelle occasioni purtroppo frequenti delle dolorose perdite: oggi la coscienza popolare avverte on accorato spirito di partecipazione, di solidarietà e di ammirazione, le imprese dei nostri soldati impegnati nelle pericolose operazioni che mettono a repentaglio il bene della vita per conseguire quotidianamente nelle privazioni, nei disagi e lontani dagli affetti più cari il supremo obiettivo della pace.
Viva le Forse Armate, viva la Repubblica, viva l'Italia.
Francesca Cannizzo



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