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Ragusa Sottosopra

n.4 del 26/07/2011

Un rimedio innovativo per curare la Cona del Gagini

Maria Grazia Bocchieri, giornalista

foto articolo

Attraverso la tecnologia della deumidificazione elettrofisica attiva si spera di risolvere definitivamente l'umidità di risalita che affligge l'importante scultura



“Umidità di risalita”. Questo problema interessa in maniera particolare quasi tutti gli edifici storici del nostro territorio, colpiti da quello che alcuni definiscono il “cancro della pietra”.
Oltre agli immobili l'umidità colpisce anche monumenti in pietra come le sculture. La Cona del Gagini da sempre è stata il simbolo eccellente di questo fenomeno.
Da oltre venti anni la prestigiosa opera è oggetto delle attenzioni da parte dei restauratori che hanno dapprima lavorato alla bonifica del sito ove la scultura si trova (all'in-terno della ottocentesca sa-grestia del Duomo di San Giorgio a Ragusa Ibla) e successivamente al suo completo restauro.
Per la statua gaginiana, che da anni trasuda umidità, sembra giungere in soccorso una soluzione definitiva grazie alla “deumidificazione elettrofisica attivafoto articolo”, tecnologia di ultima generazione, non invasiva, reversibile e totalmente biocompatibile.
Una metodica all'avan-guardia che potrebbe in futuro rappresentare un'ottima soluzione al problema dell'umidità di risalita che affligge il nostro patrimonio artistico e monumentale. Sulla scultura è stata eseguita una termografia all'infrarosso per evidenziare i punti in cui la risalita dell'umidità ha maggiormente ammalorato la pietra e dunque l'opera.
Ad effettuare il monitoraggio è stato l'ing. Michele Rossetto della Leonardo Solution di Legnano, alla presenza dell'assessore ai Centri Storici Giovanni Cosentini, al parroco del Duomo Padre Pietro Floridia, al collaboratore del sindaco consigliere comunale Titì La Rosa, dei tecnici del settore Centro Storico e dell'architetto Adriana Vindigni che ha curato il restauro della Cona.
La presenza dell'ing Rossetto nella nostra città era stata programmata sin dal maggio scorso dall'allora assessore al Centro Storico ing. Salvatore Giaquinta , che foto articoloal salone del restauro di Ferrara aveva conosciuto ed invitato i tecnici dell'azienda lombarda ad un sopralluogo in città ed a una eventuale installazione delle attrezzature necessarie per contrastare la continua erosione che interessa la scultura.
Dopo aver effettuato il sopralluogo tecnico sull'ope-ra l'ing. Rossetto ha esposto in maniera semplice il funzionamento elettrofisico della strumentazione. Si è quindi giunti alla determinazione, di concerto con l'assessore Giovanni Cosentini, il parroco Floridia e l'architetto Vindigni, di programmare l'installazione del sistema, che nella prima fase avverrà in prova ed in regime di comodato d'uso, per l'inizio del mese di agosto.
L'apparecchiatura, di dimensioni piccolissime, quindi assolutamente non invasiva, sarà installata a ridosso della sagrestia ed agirà nel raggio di una quindicina di metri “curando” la Cona ed anche l'adiacente altare.
L'ing. Rossetto ha assicurato che dopo pochi mesi dalla posa dell'apparecchio si potranno valutarefoto articolo i primi risultati attraverso delle specifiche analisi.
Il dispositivo sin da subito comincerà a bloccare la risalita dell'umidità, ma ovviamente per arrivare all'asciugatura della pietra sarà necessario attendere circa 24 mesi.
Un primo esame verrà effettuato in autunno subito dopo le prime piogge e da ciò si potrà valutare l'effettiva efficacia dell'intervento.
Il gruppo che ha effettuato il sopralluogo presso la Cona del Gagini ha anche fatto “visita” a Palazzo Cosentini, sempre a Ragusa Ibla, per monitorare la situazione e programmare anche in questo sito un possibile intervento.
Per questo monumento si attende una proposta da parte dell'azienda di Legnano.
“Seguiremo con grande attenzione i risultati prodotti da questa strumentazione - ha ribadito l'assessore Cosentini - se dovessimo avere ri-scontri efficaci potremo pensare di estendere questa tecnologia ad altre emergenze architettoniche, potenziando così l'azione di tutela nei confronti del nostro patrimonio storico”.

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