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Ragusa Sottosopra

n.2 del 04/03/2011

Nel palazzo comunale la sede provinciale dell'Osservatorio Nazionale Amianto

Maria Grazia Bocchieri, Giornalista

foto articoloAlla fine dello scorso anno si è costituita le sezione iblea dell'Osservatorio Nazionale Amianto, onlus, che si occupa di tutte le problematiche inerenti al minerale "killer".
L'asbestosi, in medicina, è una malattia polmonare cronica conseguente all'inalazione di fibre di asbesto o, come più comunemente conosciuto, amianto.
Dunque asbestosi, asbesto, eternit e amianto sono termini legati all'ambiente, ed in special modo a quello di lavoro dove il "killer silenzioso" ha mietuto tante vittime, essendo stato abbondantemente usato in edilizia, nell'industria chimica, alimentare e siderurgica.
Fino agli anni sessanta nessuno aveva scoperto la stretta relazione tra il minerale dalle straordinarie caratteristiche e la malattia polmonare cronica che purtroppo molte volte ha avuto come conseguenza anche la morte. La sezione ragusana dell'osservatorio ha trovato casa al secondo piano di Palazzo dell'Aquila, dove è stata insediata la sede provinciale dell'associazione, nel locale messo a disposizione dal sindaco Dipasquale che ha subito accolto la richiesta avanzata dal direttivo dell'ONA.
A presiedere questa organizzazione è Turi Occhipinti, persona direttamente interessata al problema amianto essendo stato egli stesso esposto al pericolo per motivi professionali assieme ai suoi colleghi dell'Almer, l'azienda dove negli anni passati l'amianto veniva utilizzato, per le sue proprietà, durante la lavorazione dei profilati d'alluminio.
"Non credevo, non credevamo - dice il presidente Occhipinti - che l'esposizione, anche marginale, all'asbesto potesse portare a conseguenze così nefaste. Negli anni passati quando qualche collega più anziano tentava di metterci in allarme, cercava di porre il problema nella sua pericolosità o, addirittura, ci incitava alla mobilitazione per chiedere controlli serrati da parte dei medici del lavoro, quasi non lo vedevamo di buon occhio ed erroneamente non veniva preso in grande considerazione. In seguito - continua il presidente - abbiamo preso coscienza del grande problema, ci siamo documentati venendo così a conoscenza del fatto che la malattia relativa all'asbesto con problemi legati all'apparato respiratorio può insorgere anche a distanza di tempo, persino dopo 10 o 15 anni! Abbiamo saputo di ricorsi di cause civili e penali, condanne, risarcimenti, di benefici a livello pensionistico, tutto legato alla prolungata esposizione del lavoratore all'amianto. A questo punto non si è potuto continuare con l'indifferenza del passato ignorando le possibili conseguenze a cui andavamo incontro ed abbiamo cominciato a cfoto articolohiedere i dovuti controlli.
Senza rendercene conto, quasi, avevamo iniziato una battaglia. Sì -
conclude Occhipinti - si è trattato e si tratta ancora di una battaglia, per fare applicare quelle leggi che tutelano il lavoratore, una battaglia nei confronti dell'INAIL e dell'INPS al fine di avere riconosciuto lo stato di malattia professionale e poter godere dei benefici a livello pensionistico".
Anche nella nostra realtà il problema è evidente e si sono avuti chiari pronunciamenti a seguito dei controlli richiesti dai lavoratori. Nell'ottobre del 1996 la CONTRAP (consulenza tecnica accertamenti rischi professionali) della direzione regionale dell'INAIL Sicilia ha dato parere negativo per l'esposizione all'amianto dopo una perizia all'interno dello stabilimento Almer.
Nel dicembre del 1996 l'INAIL di Ragusa rilascia ad ogni singolo lavoratore una dichiarazione di non esposizione all'amianto all'interno dello stabilimento sulla base degli accertamenti effettuati dalla CONTRAP.
Nel 2008 i primi lavoratori dell'Almer hanno ottenuto una sentenza a loro favorevole nei confronti dell'INPS. Ad oggi più di 150 lavoratori si sono visti riconoscere la maggiorazione dei benefici previdenziali.
Sono circa 40 i lavoratori ragusani in attesa degli esiti di procedimenti intentati. Dunque si tratta di una realtà che interessa pienamente i cittadini della nostra città che rischiano di subire i danni da esposizione. Sul territorio della nostra provincia si parla di circa 180mila tonnellate di amianto presenti in strutture di copertura (ondulina) e recipienti !
La sede ragusana dell'Os-servatorio Nazionale Amianto si avvale della prestigiosa consulenza dell'avv. Ezio Bonanni, juslavorista di altissimo livello e conta oltre duecento iscritti.
Finalità principale dell'asso-ciazione è quella di monitorare l'effetto amianto sotto tutti i punti di vista.
A collaborare il presidente dell'ONA i membri del consiglio direttivo con i due vice presidenti Giovanni Tidona e Carmelo Lorenzo, il tesoriere Gaetano Scollo ed il segretario Carmelo Di Stefano, il consulente amministrativo Silvia Antoci ed i consiglieri Giovanni Lauretta, Perseo La Perla, Giuseppe Guggini, Michele Cappello e Vincenzo Distefano.
L'osservatorio fornisce an-che una serie di informazioni relative all'amianto non solo ai lavoratori ma anche a tutti coloro che desiderano documentarsi sulla questione.
La tutela della salute è un diritto fondamentale di ogni cittadino e diventa un dovere chiedere a gran voce questa salvaguardia rispetto all'espo-sizione a materiali altamente tossici come l'amianto.

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