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Ragusa Sottosopra

n.1 del 04/02/2011

Il restauro della Chiesa di San Vincenzo Ferreri

foto articoloDopo decenni di abbandono ed una lunga sfilza di interventi di recupero e restauro, finanziati dal 1985 ad oggi con i fondi della legge 61/81, il monumento è aperto alla fruizione pubblica come auditorium musicale e sala conferenze

Con l'ultima perizia di variantefoto articolo sono stati completati i lavori di restauro della chiesa di San Vincenzo Ferreri, fondata nella prima metà del Cinquecento contestualmente al convento dei padri domenicani a cui era annessa. Il monumento è stato interessato negli anni da numerosi interventi di restauro che hanno riguafoto articolordato la ricostruzione dei muri dell'abside crollati, la ricostruzione dell'antico oratorio, il consolidamento dei resti del portico ed il rifacimento della copertura a tetto.
L'ultima fase d'interventi si è incentrata, oltre che su tutte le opere e gli accorgimenti finalizzati ad adefoto articologuare il monumento alla sua destinazione d'uso, sul consolidamento delle opere pittoriche e degli stucchi in gesso, sul consolidamento della facciata del lato nord “emersa” dopo la demolizione dell'istituto ex Ipsia, e sulla collocazione del controsoffitto sul cordolo di sommità. Ifoto articolo locali della chiesa sono oggi utilizzati come auditorium musicale, vi sono allocati circa 150 posti a sedere e vi si potranno svolgere anche altre attività compatibili con questa destinazione d'uso. La chiesa è provvista in tutti i locali di impianto di condizionamento, di impianto dfoto articoloi illuminazione studiato per valorizzare quanto più possibile gli elementi architettonici ed adattare la luminosità alla tipologia di eventi che vi si svolgeranno, e di un impianto audio-video, concepito per rendere la sala fruibile sia come auditorium musicale che come sala video-confoto articoloferenza, con una regia attrezzata posta nella cantoria.
Gli interventi sono stati concordati con la Sovrintendenza ai BB.CC.AA. di Ragusa.

Altre informazioni dettagliate sul monumento e sulle opere di restauro sono già state pubblicate nei n. 4/2007 e 6/2008 di “Ragusa Sottosopra”.

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